6 aprile 2020
Un piano che si era già dimostrato ampiamente inefficiente e che non è mai stato “sanato”. Oltretutto basato su un architrave non più esistente, a seguito di una riforma strutturale del sistema sanitario regionale che ha smantellato le Asl e il ruolo dei medici di famiglia (cioè la medicina di prossimità) a favore della centralità degli ospedali.
È l’arma che Regione Lombardia teneva nel cassetto, pronta a sfoderare in caso di pandemia. Una pistola a salve che infatti ha fatto cilecca quando è esploso il Covid-19.