29 ottobre 2020
Il fenomeno dell’accaparramento di terre coltivabili da parte di grandi compagnie straniere porta fame, violenze, repressioni, sgomberi e perdita dei mezzi di sostentamento per i piccoli agricoltori nei paesi in via di sviluppo. Un nuovo colonialismo perpetrato in questi anni dai grandi colossi multinazionali con la complicità dei governi neoliberisti e di enti internazionali come l’Unione Europea, la Banca Mondiale e il Dipartimento per lo Sviluppo Internazionale del governo del Regno Unito.