Filmata la strage dei visoni nell’allevamento colpito dal COVID-19

5 dicembre 2020 – Nell’allevamento di Capralba, il più grande d’Italia con circa 28.000 animali, quasi la metà di quelli allevati per la pelliccia in Italia, sono stati trovati nei mesi scorsi tre casi di visoni positivi al coronavirus.

La decisione di abbattere tutti gli animali è stata presa dall’Ats Valpadana in seguito all’ordinanza del Ministero della Salute che prevede l’uccisione di tutti i visoni, anche i riproduttori, nelle strutture in cui dovessero rivelarsi casi di animali positivi al coronavirus, per l’alto rischio che gli animali possano contagiare gli esseri umani con una forma mutata del virus.

«Ci indigniamo per queste immagini che mostrano migliaia di corpi inermi, gettati come rifiuti, ma le uccisioni dei visoni avvenivano anche gli scorsi anni, con l’unica differenza che gli animali abbattuti quest’anno a Capralba, anziché diventare pellicce, saranno inceneriti per l’alto rischio di contagio del virus all’essere umano». Simone Montuschi, presidente di Essere Animali.

Negli altri 7 allevamenti ancora attivi in Italia proprio in questi giorni sta avvenendo la stessa mattanza e, poiché in quelle strutture non ci sono animali positivi, i visoni diventeranno pellicce o inserti per indumenti. Ecco ciò che dovrebbe veramente indignarci, l’uccisione crudele per futili motivi di esseri viventi, così come l’immobilismo del Governo, capace solo di emettere un’ordinanza che sospende gli allevamenti fino a febbraio 2021, una misura inutile di fronte a una questione così grave come il rischio di contagio di forme mutate del virus dagli animali all’essere umano.

Guarda il video degli abbattimenti

Gli allevamenti di visoni sono pericolosi per la salute pubblica

Infezioni da coronavirus con mutazioni legate al visone sono state rilevate in esseri umani in Olanda, Danimarca, Svizzera, Sud Africa, Russia, Stati Uniti e Isole Faroe, mentre visoni positivi al coronavirus sono stati rilevati in allevamenti situati in Olanda, Danimarca, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Italia, Grecia, Francia, Polonia e Lituania.

Chiediamo da tempo un divieto di allevamento di animali da pelliccia, obiettivo della campagna Visoni Liberi. Attraverso tre video indagini abbiamo documentato più volte le condizioni dei visoni negli allevamenti italiani, filmando animali feriti, con comportamenti stereotipati e una gestione degli allevamenti che inevitabilmente agevola la diffusione del virus, essendo le gabbie disposte una a fianco all’altra, con i visoni rinchiusi a stretto contatto fra loro.

Diversi Paesi europei hanno già vietato gli allevamenti di visoni, l’ultimo in ordine di tempo l’Ungheria che, pur non avendo strutture attive, ha imposto un divieto per evitare che allevatori provenienti da nazioni che stanno vietando gli allevamenti possano insediarsi nel territorio magiaro.

Gli allevamenti di visoni sono crudeli verso gli animali e pericolosi per la salute pubblica, la produzione di pellicce doveva essere vietata già anni fa, d’altronde diverse proposte di Legge sul tema non sono mai state discusse. Ora non si deve perdere altro tempo e introdurre subito un divieto nazionale di allevamento di animali da pelliccia.

Essere Animali

 

FONTE: https://www.essereanimali.org/2020/12/filmata-strage-dei-visoni-allevamento-colpito-dal-covid-19/

VEDI ANCHE: https://www.essereanimali.org/2020/11/cremona-28-000-visoni-saranno-abbattuti-per-sars-cov-2/


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