6 settembre 2020
Il nuovo Dpcm del governo entrerà in vigore lunedì 7 settembre fino al 30 settembre. Confermato l’obbligo di mascherina al chiuso e all’aperto dove non può essere garantito il distanziamento. Non solo la mascherina ma anche l’obbligo di sottoporsi a tampone per chi rientra dai 16 Paesi “a rischio”. Passa invece all’80% la capienza massima consentita ai mezzi pubblici, come concordato con le Regioni in vista della riapertura delle scuole.
Nuovo Dpcm settembre: cosa cambia
Da lunedì 7 settembre entra in vigore il nuovo Dpcm emanato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con le misure di contenimento Covid che avranno validità fino al 30 settembre. Il Decreto conferma innanzitutto le regole di comportamento già vigenti: distanziamento minimo di un metro, igiene delle mani e obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi accessibili al pubblico ma anche all’aperto se la distanza minima non è garantita.
Confermato quindi l’obbligo (fissato dal ministro Speranza il 12 agosto scorso) di sottoporsi a tampone per chi nei 14 giorni precedenti è stato in Croazia, Grecia, Spagna e Malta: si può entrare in Italia solo con un test negativo che abbia meno di 72 ore. Oppure bisogna fare, entro 48 ore dall’arrivo, un tampone in aeroporto, in porto o alla frontiera; la terza possibilità è andare a farlo alla Asl o nei drive-in disponibili sul territorio restando, fino a quel momento, in isolamento fiduciario.
Il nuovo Dpcm recepisce integralmente le prescrizioni contenute nell’ordinanza del ministro della Salute sui rientri emanata ad agosto, compreso l’obbligo di quarantena per chi arriva dalla Romania e dalla Bulgaria, e conferma anche il divieto di ingresso dagli Stati inseriti nella black list che attualmente comprende 16 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia, Montenegro e Kosovo.
La novità però riguarda le coppie internazionali che da tempo non riescono a vedersi per le restrizioni anti-Covid: chi si trova all’estero potrà rientrare in Italia per raggiungere “la persona con cui ha una stabile relazione affettiva anche se non convivente”.
Il nuovo Dpcm sarà valido fino al 30 settembre. Sostanzialmente si tratta di una proroga dei divieti già in corso, stabiliti con il decreto del Presidente del Consiglio del 10 agosto scorso.
Arriva il ricongiungimento per le coppie internazionali
La principale novità contenuta nel decreto riguarda le coppie internazionali, che fino ad oggi sono rimaste separate perché era “vietato l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone residenti all’estero a meno che non avessero: esigenze lavorative; assoluta urgenza; esigenze di salute; esigenze di studio; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.
Il nuovo Dpcm stabilisce che “è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva”.
Regole anti Covid sui mezzi pubblici
Nel nuovo Dpcm il coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici è passato dall’attuale 50-60% all’80%, tra posti a sedere e in piedi.
Un limite che potrà essere superato, arrivando quasi al 100%, installando “separazioni removibili” tra i sedili. Per gli scuolabus invece resta la possibilità di viaggiare con tutti i posti occupati solo nel caso in cui “la permanenza degli alunni nel mezzo” non sia “superiore ai 15 minuti”. Tutti gli studenti che hanno più di 6 anni dovranno indossare la mascherina “al momento della salita sul mezzo”.
Le discoteche restano chiuse
Il Dpcm conferma l’obbligo di chiusura delle discoteche e assorbe l’ordinanza varata lo scorso 16 agosto che ne ha imposto la chiusura stabilendo “l’obbligo dalle ore 18 alle 6 di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea o occasionale”.
Una novità del Dpcm è dunque la generalizzazione dell’obbligo di indossare la mascherina nell’orario dalle 18 alle 6 nei luoghi aperti al pubblico dove c’è “rischio di assembramenti”: il Decreto infatti recepisce l’ordinanza emanata dal ministro della Salute subito dopo Ferragosto.
Precisamente, in tali orari la mascherina dovrà essere indossata «negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonchè negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari) ove per le caratteristiche fisiche sia piu’ agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e occasionale».
Restano ancora a porte chiuse le partite di calcio e tutti gli altri eventi sportivi. Continueranno a giocarsi a porte chiuse.