25 agosto 2020. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha annunciato che contro la pandemia da coronavirus in Spagna verrà impiegato l’esercito (2000 militari per ora) per dare sostegno ai governi regionali impegnati a contrastare l’aumento dei contagi. La decisione segue l’allarme per l’aumento in Spagna di quasi 20.000 casi (19.382) solo da venerdì scorso, con 2.060 nelle ultime 24 ore, e 34 morti. Il totale è salito così a 405.437 casi dall’inizio della pandemia e a 28.872 morti, ha comunicato nella serata di lunedì il Centro per il coordinamento sanitario spagnolo, che ha raccomandato al governo di Madrid di adottare misure “drastiche” per contenere la nuova impennata dei contagi.
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha messo duemila soldati a disposizione dei governi regionali per aiutarli nelle operazioni di tracciamento dei contagi. L’annuncio, riferiscono i media spagnoli, arriva nel quadro di una comunicazione istituzionale dopo il primo consiglio dei ministri al rientro dalle vacanze.
Sanchez ha avvertito che “l’evoluzione della curva della pandemia è preoccupante”, ma ha inviato ad affrontarla senza “farsi paralizzare dalla paura”. Dopo aver evidenziato come il contagio si stia evolvendo in maniera differente nelle varie aree del paese, il premier ha ricordato alle regioni che possono richiedere la proclamazione dello stato d’allarme nel loro territorio.