CRONACHE DI CORVETTO

L'immagine può contenere: il seguente testo "RESTARE A CASA? MM E ALER SGOMBERANO COMUNQUE"

Nonostante il blocco degli sgomberi dovuto all’epidemia Covid 19, il triste lavoro di Aler non si è mai fermato. Ufficialmente dichiara di procedere solamente con gli sgomberi in flagranza, e già questa è una mossa ben meschina dal momento che, proprio nei mesi di emergenza, molti si sono trovati nella necessità di avere una casa per tutelare la propria salute, quella altrui ed evitare di incorrere in pesanti sanzioni.

Oltre a questi casi però, Aler è intervenuta anche per sgomberare occupazioni di lungo corso. Questi allontanamenti vengono eseguiti in sordina, senza camionette: per cacciare di casa una famiglia bastano due ufficiali Aler, una macchina di polizia e minacce più o meno esplicite riguardo all’affidamento dei figli o il rinnovo dei permessi di soggiorno. Come sempre, non guardano in faccia nessuno. Non basta certo avere bambini piccoli, anziani o disabili a carico per essere al sicuro dal venir sbattuti per strada, come recenti sgomberi in quartiere hanno dimostrato.

La situazione, guardando al futuro, sarà ancora più difficile: in molti siamo rimasti senza lavoro e senza soldi, e la retorica della ripartenza è chiaramente uno specchietto per le allodole; a ripartire, con rinnovato vigore, saranno le politiche repressive di Aler e del comune.

Nonostante ci aspettano mesi durissimi, Aler e comune da più fonti fanno sapere che la loro intenzione resta quella di non tollerare abusivi e procederanno a sgomberare più case possibili, mettendo anche in campo enormi dispositivi polizieschi. Già prima dell’emergenza sanitaria avevano annunciato l’intenzione di aprire centri di accoglienza in vista di sgomberi di massa.

Se l’emergenza può aver in parte rallentato questo progetto, con l’estate cercheranno di recuperare il tempo perduto.

Ci aspettano tempi sempre più bui, tra poco non avremo più il lusso di girarci dall’altra parte, tirare un sospiro di sollievo quando sgomberano il nostro vicino e non noi, pensando di essere in qualche modo tutelati da un bimbo appena nato, una persona disabile, o una situazione che pensiamo possa far pena a qualcuno che di mestiere caccia la gente di casa.

Vogliamo davvero essere costretti ad andare a vivere fuori città e passare ore su un treno per venire qui a lavorare per due soldi? Questo futuro che vogliono imporci non ci sta bene e ci opporremo con tutte le nostre forze.

Così appare evidente che l’unico modo per non essere malamente cacciati fuori da questa città sia quello di puntare i piedi e lottare, aiutandosi a vicenda e restando uniti. Dei tentativi sono già stati fatti e hanno funzionato. Alcuni sgomberi sono stati evitati e alcune case rioccupate immediatamente. Questo è potuto avvenire solo grazie alle persone che hanno ricominciato ad incontrarsi e organizzarsi insieme.

Questa è l’unica cosa che a comune e Aler fa paura. Sanno benissimo che insieme e determinati siamo in grado di far fare loro dei passi indietro, come è già avvenuto in passato e sta ricominciando a succedere, in questo quartiere come altrove.

FONTE: https://www.facebook.com/392184498235613/photos/a.392184744902255/687052512082142/


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