“Le strade della capitale hanno ripreso le loro sembianze abituali, il traffico è diminuito mentre sono aumentati i posti di blocco delle forze dell’ordine. Ma nelle arterie principali, che dal centro città fuggono verso il raccordo anulare, sono scomparse le lavoratrici del sesso. Il distanziamento sociale, e la paura del contagio, comprimono i rapporti fisici nel territorio circoscritto della coppia. Questo nuovo corso ha un impatto devastante sulla sopravvivenza di chi svolge il lavoro sessuale. E se per chi è in possesso di documenti esiste la possibilità di accedere almeno ai buoni spesa devoluti dai comuni, chi è senza residenza e permesso di soggiorno, si trova da qualche settimana nel vicolo cieco della povertà assoluta”. Comincia così un articolo apparso su Il Manifesto, che ha suscitato la stizza di alcune femministe neo-abolizioniste, a cui poi hanno risposto direttamente le sex workers.
Abbiamo voluto approfondire che cosa sia successo sul terreno del lavoro sessuale nelle nostre città durante la quarantena fino ad oggi, mentre è in corso la ripresa della normalità capitalistica. Che cosa stanno vivendo le sex workers tanto in termini di crisi economica quanto di repressione, dato l’aumento esponenziale di retate e multe nelle strade? Quali forme di lotta autorganizzata, solidarietà e mutuo soccorso dal basso sono state messe in campo per farci fronte? Qual è la tensione antilavorista che anima le lotte? E che ruolo ha l’ordine giuridico, la Legge Merlin ma non solo, nell’ostacolare una resistenza collettiva, data anche la composizione sociale di chi svolge lavoro sessuale, spesso senza documenti?
Infine, uno sguardo alla violenza del linguaggio patriarcale e machista sul lavoro sessuale e su cosa abbia significato nella storia de* sex workers la riappropriazione di termini denigratori per sovvertire l’ordine del dominio, a partire dal proprio posizionamento di corpi oppressi.
Questa mattina ne abbiamo parlato con Ombretta di Ombre Rosse (AUDIO):
https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/ombrettarossaa.mp3?_=1
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FONTE: https://radioblackout.org/2020/06/la-lotta-antilavorista-delle-sex-workers-ai-tempi-della-pandemia/