Bologna. A Vag61 da oggi nuovo punto di raccolta della Colonna solidale autogestita. Intanto, in vista del lancio delle Brigate di mutuo soccorso, Làbas e Tpo fanno il bilancio dell’attività delle Staffetta alimentari partigiane: 200 pacchi a senza dimora e persone ai domicilari.
5 maggio 2020
A partire da oggi, il martedì, “in via Paolo Fabbri 110 sarà attivato un punto di raccolta per contribuire o per essere aiutate/i in questo periodo di emergenza che da sanitaria è diventata anche economica e sociale”. Lo scrive Vag61: “Lo facciamo sostenendo le iniziative di mutuo appoggio costruite dalla Colonna solidale autogestita, che da quasi un mese si occupa di consegna a domicilio della spesa, di medicinali e di prodotti dello Spaccio Popolare Autogestito, autoproduzione e distribuzione disinfettanti e dispositivi di protezione individuale, sportello di consulenza medico-sanitaria, e appunto ‘spesa sospesa’ per chi è in difficoltà. In via Paolo Fabbri 110 (cancelletto laterale) dalle 16 alle 20 sarà possibile per chi può lasciare qualcosa e per chi ha bisogno prenderlo o anche richiederlo tramite consegna a domicilio (051/0548321 (h 9-18); colonnasolidale@esiliati.org). Per chi vuole contribuire si potranno portare generi alimentari non deperibili e altri prodotti come sapone, disinfettanti per la casa, caffè, guanti, assorbenti, carta igienica, spazzolini, dentifrici. È inoltre attiva anche la possibilità di fare una donazione online”, sul sito del Circolo anarchico Berneri.
Prosegue il centro sociale: “La sera dopo le 20 ritireremo il contenuto della cassetta e i beni raccolti saranno destinati alle persone in difficoltà che si rivolgono alla Colonna solidale autogestita. Sempre in Cirenaica, la cassetta della ‘spesa sospesa’ è anche in via Masia tutti i giorni fino alle 20. La solidarietà è la nostra forza, l’autorganizzazione è la nostra pratica, diffondiamole!”.
È confermata per oggi, intanto, la videoconferenza di lancio delle Brigate di mutuo soccorso promosse da Ya Basta, Tpo e Làbas: “Inizia la nostra ‘Fase 2’. L’idea è quella di creare un servizio autorganizzato che offre la possibilità a chi vuole dare una mano di trovare una dimensione collettiva nel farlo”. Un nuovo step che si aggiunge all’esperienza delle Staffetta alimentari partigiane grazie alle quali, come si legge sulla pagina Facebook del Tpo, sono stati “distribuiti circa 200 pacchi a piu di 30 persone senza casa (consegnando loro kit con cibo, libri e presidi sanitari) e a persone in reclusione domiciliare; portati a ragazzi e ragazze dei nostri doposcuola di comunita labas e tpo a oltre 50 pacchetti contenenti libri, quaderni, penne e materiale da disegno; trasportati online sportelli di consulenza legale, scuola di italiano e doposcuola, cercando tablet o pc usati per garantire anche a chi non aveva questi mezzi il diritto all’istruzione; creato in collaborazione con Mediterranea saving humans, il Laboratorio salute popolare di Labas e approdi uno sportello di consulenza sanitaria e psicologica che ha risposto a piu di 1000 telefonate in un mese e mezzo”.
FONTE: https://www.zic.it/virus-crescono-le-iniziative-di-mutuo-aiuto/