L’agitprop della pandemia. Poster, sticker e graffiti da tutto il mondo

28 aprile 2020, da https://it.crimethinc.com/2020/04/28/lagitprop-della-pandemia-poster-sticker-e-graffiti-da-tutto-il-mondo

Per avere un’idea di come gli anarchici e i ribelli stanno rispondendo alla pandemia di COVID-19 e a tutte le prese di potere autoritarie che lo accompagnano, abbiamo raccolto immagini di poster, sticker e graffiti da Austria, Brasile, Cile, Francia, Germania, Grecia, Italia, Messico, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Li presentiamo qui, tradotti e accompagnati da note. Dai loro un’occhiata per trovare nuovi slogan e nuove immagini da adattare all’ambiente in cui ti trovi.

Facendo svuotare le strade, la pandemia ha reso tutte le città un po’ più simili a Pripyat – la città fantasma ucraina vicino alla Centrale Nucleare di Chernobyl – da tempo meta di writer che sfruttano le sue strade abbandonate per creare enormi murales. Allo stesso modo, negli ultimi due mesi, abbiamo visto artisti coraggiosi sfidare il coprifuoco per decorare i muri delle loro città, ritrasformando il mondo fisico in qualcosa d’incantato in un periodo in cui molti di noi stanno galleggiando in una realtà virtuale a banda bassa attraverso i cellulari. Che tutti noi si possa seguire il loro esempio.

Puoi trovare un altro collegamento internazionale alla street art radicale sulla pandemia cominciando da qui.

“Repressione, propaganda, divieti e confinamento non sono medicine. Queste sono le soluzioni che lo Stato individua per ogni ‘nemico.’”*

-* un adesivo anarchico che critica la risposta dello Stato alla pandemia in Grecia


Come dovrebbe essere ovvio, neghiamo la legittimità dei Governi e delle narrazioni coloniali di tutti i Paesi elencati di seguito. Usiamo questa tassonomia esclusivamente per la comodità d’identificare i vari contesti in cui le persone stanno passando all’azione e per prender nota delle diverse analisi e del trasporto che emergono come risposta.


Austria

“Sciopero degli affitti ora!”

Uno sticker: “Sciopero degli affitti ora!”

Uno sticker: “Sciopero degli affitti ora!”

Un volantino di Rent Strike Salisburgo: “A causa della pandemia di COVID-19, molte persone stanno perdendo il loro reddito o, perlomeno, parte di esso. Mentre il Governo promette miliardi in pacchetti di aiuti per l’economia, noi dobbiamo cavarcela da soli: dichiariamo subito uno sciopero degli affitti!”

Oltre al gruppo Rent Strike di Salisburgo, ne esiste ora uno simile in Svizzera.


Brasile

“Covard 17”: 17 era il numero del partito di Jair Bolsonaro, il presidente dichiaratamente fascista del Brasile; seppur costretto a uscire da quel partito, ora ne ha fondato un altro.

Un poster: “A lungo abbiamo raccomandato l’uso di maschere. Organizza solidarietà e azione diretta!”

“Ci rifiutiamo di pagare!” con immagini di fatture tra cui affitto, acqua, elettricità e gas. Da una pagina che promuove lo sciopero degli affitti e il mancato pagamento delle bollette.

“Non torneremo alla normalità – la normalità è il problema.” Un poster.

Non torneremo alla normalità – la normalità è il problema.

Distruzione di ecosistemi, deforestazione, pesticidi, malattie. Per secoli, lo sfruttamento incontrollato delle persone e del pianeta ha causato la proliferazione di nuove epidemie, pandemie e catastrofi. Nonostante le prove, i Governi legati agli interessi privati delle multinazionali non hanno mai fatto nulla per cambiare – e mai lo faranno. La nostra forza è nelle nostre azioni.

Sbarazziamoci del capitalismo prima che ci distrugga.

Un video del collettivo Antimídia: “Il Brasile si fermerà.”

Il Brasile si fermerà.

Per i 40 milioni di lavoratori senza diritti, documenti o sicurezza,
il Brasile si fermerà.
Per i venditori ambulanti, le piccole imprese e gli insegnanti senza paga,
per gli addetti alle pulizie che lavorano ancora quando dovrebbero essere a casa
o che sono a casa senza stipendio, il Brasile si fermerà.
Per i 31 milioni di persone del Paese che sono senza corrente,
per tutte le persone che vivono negli squat o nelle favelas, soggette a inondazioni e frane,
per coloro che sono minacciati di sfratto, incapaci di pagare l’affitto, il Brasile si fermerà.
Per tutti coloro che sono in carcere e per le loro famiglie,
per tutt* le e i sex worker, doppiamente sfruttat*,
per ogni minaccia di licenziamento, per tutti coloro che vivono nelle strade,
il Brasile si fermerà.
Per i milioni di operai e per le loro famiglie,
per tutti i giovani senza speranza di un lavoro o di un futuro,
il Brasile si fermerà.
Per gli operatori sanitari che corrono rischi in prima linea per respingere la pandemia,
per tutti i dipendenti che si rifiutano di chiudere l’acqua o di staccare l’elettricità ai poveri,
per tutti i netturbini e per coloro che forniscono servizi essenziali
che non hanno esitato a lavorare anche affrontando tutti i rischi,
il Brasile si fermerà.
E ai capi che possono rimanere a casa e possono prender parte alle proteste in auto quando siamo noi quelli che devono prendere i mezzi pubblici affollati,
rischiando le nostre vite e quelle dei nostri cari,
e agli investitori che continuano a trarre profitto,
alle banche che ricevono più di un triliardo di fondi salva-stati effettivi da parte della Banca Centrale,
a tutti coloro che dipendono dallo sfruttamento di altri,
diciamo: il Brasile si fermerà.
E a coloro che difendono i privilegi dell’élite,
mentre noi siamo umiliati,
minacciati dalla Polizia e dalla repressione militare quando osiamo organizzarci e ribellarci,
in modo tale che non dobbiamo sacrificarci ancora una volta “nell’interesse dell’economia” che non è mai stata pensata per tenerci al sicuro, che ci ha sempre considerati usa e getta,
costringendoci a scegliere tra lavori per sopravvivere o lavori di merda
o a morire attendendo in fila agli ospedali,
il Brasile si fermerà sicuramente.
Restate a casa! Organizzatevi!
Difendete il vostro affitto e resistete agli sfratti!
Governo federale: la politica della morte.

“Il colonialismo è una piaga – il capitalismo è una pandemia.” Qui potete vedere questo poster in spagnolo in cui è rappresentato un manifesto anti-futurista indigeno sulla pandemia. Qui potete trovare la foto originale del soggetto di questo poster, un nativo del popolo Mebêngôkre (a volte indicato come Kayapo), un gruppo indigeno della terra brutalmente colonizzata dal Brasile.


Cile

“Sciopera fino a quando lo Stato e il coronavirus non moriranno.” Santiago, Cile.

“L’altra battaglia della Primera Linea,” un video dalle strade di Santiago, Cile.

In Cile, quando si parla di primera linea ci si riferisce ai manifestanti in prima linea che hanno combattuto contro la Polizia duranti gli scontri sorti il 19 ottobre 2019 – quando i dimostranti hanno alle fiamme e hanno saccheggiato Santiago fino all’arrivo in Cile della pandemia di COVID-19. Da ottobre, parecchi anarchici cileni sono rimasti stupiti di quanto velocemente la lotta militante contro la Polizia sia stata ampiamente ritenuta legittima, con celebrazioni della primera linea su t-shirt, da parte di celebrities pop e anche da parte di rappresentanti del Congresso. Tuttavia, ogni vittoria presenta nuove sfide. Andare oltre i dibattiti sulla nonviolenza che per anni hanno messo alle strette gli anarchici non è bastato per trasmettere al grande pubblico una visione anarchica esauriente.

Per esempio, nel video sopra vediamo per un attimo un manifestante in maschera della primera linea che, successivamente, invoca la necessità di combattere fisicamente contro la Polizia distribuendo propaganda elettorale e descrivendo la primera linea come l’“esercito del popolo,” un’idea che, nonostante i nobili propositi, è lorda del sangue di milioni di persone. Come spiega la rivista anarchica spagnola Kalinov Most , “[L’idealizzazione di primera linea dovrebbe] essere fatta con una certa cautela, data la tendenza verso l’esaltazione eroica di alcuni ruoli all’interno della rivolta che può portare al fanatismo e alle mentalità militaristiche.” Ovviamente, il giovane ribelle in questo video non rappresenta le opinioni di tutti coloro che s’identificano come primera linea. Nessuno lo fa – come il black bloc è una tattica anarchica, non un’organizzazione o un’ideologia politica.

Ciò che è interessante della primera linea è semplicemente il fatto che riesce a mettere in contatto persone che in precedenza non avevano esperienza di lotta contro l’oppressione statale e anarchici e altri che ne l’hanno. Nella migliore delle ipotesi, ciò ha permesso a molti della primera linea di comprendere come l’autorità strutturi la nostra società e di capire, come fanno i soggetti di questo video, come combattere la polizia nelle strade vada di pari passo con i metodi con cui combattere il capitalismo nei modi in cui questo impoverisce e sminuisce quasi ogni aspetto della nostra vita quotidiana e degli spazi pubblici.


Francia

Le foto che seguono provengono da la rue ou rien, un account Twitter sul quale sono pubblicati messaggi politici radicali comparsi nelle strade francesi.

“Fare jogging è troppo rischioso, ma lavorare senza protezione va bene.” – Macron

“E se non dovessimo più tornare a lavorare?”

“Affrontare il COVID-19 è come affrontare gli sbirri – ci aiutiamo a vicenda.”

“L’isolamento è una scelta politica liberticida.”

“Sbirri, coronavirus, fateci respirare!”

“Coronavirus dappertutto. Giustizia da nessuna parte. Fuoco alle carceri!”

“Coronavirus o no, noi siamo contro questo mondo – muori capitalismo, muori.”

“COVID-19…84.”

“L’economia o la vita?”

“Mascherine FFP2 a 0,70 euro, LBD40 1.240 euro. ‘Non stiamo dalla stessa parte.’ – Didier Lallement [prefetto della Polizia di Parigi].” L’LBD40 è un lanciatore di granate stordenti acquistato per la polizia francese – notoriamente violenta – a discapito delle persone contro le quali deve essere impiegato.

“Chi lo sa, forse l’LBD40 [il sopracitato costoso dispositivo antisommossa] è efficace contro il coronavirus?”

“Vigili del fuoco, infermiere, netturbini, scioperanti, vi amo!” E sotto: “Anche noi!”

“La libertà è un flagello per i governanti. Alla fine di quest’isolamento, diventiamo la loro peste nera.”

“Meno sbirri, più disinfettante per le mani.”

“Non dimentichiamo mai niente!”

“Lunga vita alla rivolta dei prigionieri. Distruggiamo ciò che c’imprigiona.”

“Più mascherine, meno sbirri alle calcagna.”

“Nessun ritorno alla normalità – il problema è la normalità.”

“Sulla mia autocertificazione ho scritto: ‘Impegnato in un’attività sportiva individuale.’” Un riferimento all’autocertificazione che i francesi devono compilare per dichiarare il motivo per cui escono da casa.

Pipistrello + pangolino = crac finanziario.

Pangolino vs capitalismo.

“Quando il folle indica il pangolino, il saggio vede la deforestazione.” (Adattamento di un antico proverbio)

Un poster che richiede le cinque misure di emergenza espresse in inglese su questo poster.

Sticker che richiedono le misure sopracitate.

“Stare a casa, va bene. Non vedere gli amici, va bene. Compilare un’autocertificazione per uscire, non va bene!”

“Il COVID-19 non è una scusa per fare la spia. Fanculo al 17.” (17 è il numero di telefono per chiamare la Polizia francese.

“Il Governo ha buone intenzioni – Pesce d’aprile!”

“L’illusione della sicurezza. L’estraneità della libertà.”

“La rivoluzione diventerà virale.”

“Il virus è lo Stato.”

“Il peggior virus è lo Stato.”

“Oggi distanziamento sociale, domani barricate.”

“È utopico credere che tutto continuerà così com’è.”

Una dichiarazione gnomica: “Voi siete la pandemia!!!”


Germania

“La crisi mostra quello che già prima era un problema.” Berlino, nel quartiere di Neukölln. Foto di Syndikat.

Uno sticker distribuito da Black Mosquito: “Solidarietà e consapevolezza anziché misure autoritarie; se il mercato azionario conta più delle vite umane, dovremmo abbatterlo.”

“Chi accumula è troppo pigro per saccheggiare. Solidarietà, non panico.” In tedesco, questo slogan può essere letto in due modi differenti: o per fare un paragone tra l’incetta e la rapina – o per sostenere il saccheggio collettivo e la ridistribuzione dell’incetta.

“Chi accumula è troppo pigro per saccheggiare.” Sticker di Black Mosquito.

APRIAMO GLI ALBERGI PER I RIFUGIATI E I SENZATETTO. #NONLASCIAMONESSUNOINDIETRO

“Coronavirus nel parlamento.”

Un video di writer tedeschi: “La nostra risposta alla crisi.”

Segnaliamo anche l’impegno di coview.info in Germania: “Un’iniziativa per rispondere all’impatto politico e sociale del COVID-19 e alle misure accessorie.”


Grecia

“Contro la politica di morte dello Stato: solidarietà alle lotte e alle rivolte dei detenuti nelle carceri e nei campi profughi.”

“Per qualcuno, la casa non è un luogo sicuro – esiste anche il virus della violenza sessuale.”

“Non siamo eroi, siamo ostaggi dei capi e dello Stato. Solidarietà ai lavoratori al tempo della quarantena.”

“È meglio baciare e abbracciare per un’ora anziché avere 40 giorni di Netflix e Chardalias.” Chardalias è il ministro responsabile delle conferenze stampa sul COVID-19; alle 18:00 di ogni giorno, i media istituzionali trasmettono una sua dichiarazione ufficiale. Questo slogan fa riferimento a una canzone greca tradizionale.

“Lezione d’esame: biologia; contenuto dell’esame: religione. Non affidiamo i nostri corpi ad alcun dio, ad alcuna scienza.”

“Resistiamo al virus della sottomissione, diffondiamo il virus della rivolta.”

“La medicina è magica – rende vietati gli incontri.”

“Pandemia di sfruttamento del lavoro e orari di lavoro estenuanti. Guerra alla guerra dei capi.”

“La quarantena è la controparte igienica del coprifuoco militare. Vivere non significa sopravvivere!”

“Tecnologia significa cyber-controllo magico e repressione.”

“Per il virus del totalitarismo, la terapia è incontrarsi nelle strade.”

Molti di questi sticker possono essere trovati qui insieme ad altri adesivi di anarchici greci.


Italia

Un cartellone modificato da nomissis intitolato “Money First.”

“IN ATTESA DI UN NUOVO BIG BANG”

Segnaliamo anche una serie di poster intitolati #RicordaiResponsabili, di cui fanno parte alcuni testi come quello riportato qui di seguito:

Fuori a due metri di distanza – In Italia ci sono circa 10.299 persone in più nelle carceri rispetto alla capienza. Il 7 Marzo sono scoppiate rivolte in 40 carceri Italiane. La causa che si è aggiunta a una situazione già esasperata è stata la sospensione dei colloqui con i parenti, una misura per ridurre il contagio. Le guardie invece continuano a entrare e uscire contagiando l’interno, come è già successo in una decina di penitenziari.

Tengono la fabbrica affollata – I decreti pretendono di mettere il paese in quarantena ma obbligano i lavoratori a continuare a produrre profitto per le aziende. Per questo in molti stabilimenti gli operai hanno iniziato a scioperare.

Danno la colpa a una passeggiata – È più pericolosa una passeggiata, all’aria aperta e con le dovute precauzioni o il lavoro in fabbriche e call center, in spazi chiusi, senza adeguate protezioni?

Riempiono di militari le città – Oggi per controllare chi si sposta senza un “giustificato motivo” ma un domani per far fronte alle tensioni sociali e proteste che nasceranno dalla crisi economica che verrà. Militarizzazione e sorveglianza mantengono lo stato di paura, ingranaggio fondamentale per il controllo sociale.


Messico

“Non esiste virus peggiore della paura, dell’egoismo, dell’ignoranza e dell’individualismo.”

“Benvenuti nella lotta dei senza volto.”

“Sospensione immediata dei pagamenti e dell’affitto – Se coloro che pagano fermano quelli che riscuotono.” Un modo molto più realistico di inquadrare la situazione anziché fare richieste blande a chi è al potere.

Tutti questi poster sulla pandemia e molti altri sono stati creati dal prolifico studio di arti plastiche Gran Om.


Slovenia

“Dopo il virus, rivoluzione.”

“Il fascismo dietro la maschera della quarantena.”

“Il Governo è un virus.”

“Su le maschere, è una rivoluzione.” Il graffito aggiuntivo recita “L’università agli studenti!”

“Mettiamo in quarantena i rappresentanti dello Stato.”

“Mettiamo in quarantena l’Esercito.”

“Mettiamo in quarantena lo Stato.”

Graffiti per sciopero dell’affitto in inglese a Lubiana, in Slovenia.

Potete vedere parecchie altre fotografie di graffiti anarchici a Lubiana dedicati alla pandemia sulla pagina facebook di Komunal.org e nell’infoshop nella storica zona autonoma occupata nel quartiere di Metelkova. Alcuni slogan sono “Io #sono rimasto a casa e l’ho persa,” “Sono finiti” (un riferimento a uno slogan della rivolta del 2012–2013), “Non siamo tutti uguali – il povero sarà solo vivo solo fino a quando il sistema potrà trarne beneficio,” e una semplice frase disarmante: “Io non mi sento per niente a mio agio.”


Spagna

Punk Art sulla pandemia di un artista venezuelano a Barcellona.

In questa splendida guida, il CNT – sindacato anarchico di lunga data – incoraggia i lavoratori a “lavarsi le mani senza spegnere la fiamma della rivolta,” misurando la quantità di tempo adeguata per lavarsi le mani cantando la classica canzone della Guerra civile spagnola, “A Las Barricadas”:

Mutuo aiuto – solo le persone aiutano le persone:

Sciopero degli affitti, Catalogna:

Appello per lo sciopero degli affitti della federazione anarchica delle Isole Canarie:


United States

“SCIOPERO DEGLI AFFITTI ORA!”

“SOSPENDERE L’AFFITTO”

NON PUOI PAGARE, NON VUOI PAGARE — Sei stato licenziato? Non puoi lavorare? Sei preoccupato per l’affitto? — Il 18% delle famiglie (e oltre) ha perso il lavoro. — Unisciti a noi per un imponente sciopero nazionale per l’affito e il mutuo! — Insieme siamo più forti!

“SCIOPERO DEGLI AFFITTI!”

“SCIOPERO DEGLI AFFITTI ORA”

“SCIOPERO DEGLI AFFITTI ORA”

Il 1° maggio organizzati con i tuoi vicini per lo sciopero degli affitti.

“SCIOPERO DEGLI AFFITTI!”

“NON MORIREMO PER L’ECONOMIA — SCIOPERO DEGLI AFFITTI ORA

“NON PUOI PAGARE — NON VUOI PAGARE — SCIOPERO DEGLI AFFITTI ORA”

ABOLIAMO I PROPRIETARI”

“STRUMENTI PER ORGANIZZATORI E SCIOPERANTI — MOLTI AFFITTUARI HANNO PERSO LO STIPENDIO O SONO DEL TUTTO PRIVI DI LAVORO. QUASI UN TERZO DEGLI AFFITTUARI NON HA PAGATO LA PIGIONE DEL MESE DI APRILE. L’AFFITTO È DIVENTATO UN COSTO INSOSTENIBILE. IL SISTEMA CI HA TRADITI – UNA MORATORIA SUGLI SFRATTI NON FA ALTRO CHE RITARDARE L’AFFITTO, CREANDO UN DEBITO CHE IN POCHI SARANNO IN GRADO DI PAGARE. PERCHÈ DURANTE UNA CRISI DOVREMMO SPENDERE TUTTI I NOSTRI GUADAGNI NELLA CASA? MORIREMO DI FAME PRIMA DI AMMALARCI. ABOLITE L’AFFITTO O SCIOPEREREMO.

“UNA PANDEMIA NON È UNA SERIE DI VIRUS, MA È UNA RELAZIONE SOCIALE TRA LE PERSONE, MEDIATA DAI VIRUS.”


Benvenuti nella nuova era.


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