9 aprile 2020
Avevano promesso di riqualificare i grandi ospedali ad alti livelli d’intensità di cura e spostare sul territorio tutte le attività a medio-bassa intensità. Il modello lombardo ha fatto da apripista. Ma il patto miliardario pubblico-privato ha partorito frutti amarissimi e mortiferi! La rete sanitaria territoriale è più arida del deserto dei tartari!
- perché sono stati tagliati alla sanità pubblica 37 miliardi e 100.000 posti di lavoro?
- perché la rete territoriale d’assistenza è rimasta solo sulla carta?
- perché hanno privatizzato le aree sanitarie più profittevoli, e hanno tagliato i reparti d’emergenza?
- perché non sono state chiuse immediatamente le aree più a rischio?
- perché i reparti d’emergenza non hanno retto all’epidemia del covid-19?
- perché i pochi reparti d’emergenza hanno di fatto chiuso a nuovi ricoveri?
- perché si continua a contabilizzare solo i morti dei pazienti ospedalizzati?
- perché viene sottostimato o nascosto il numero dei decessi domiciliari e delle RSA?
- perché si lasciano morire i nostri vecchi nelle RSA senza ventilatori polmonari e senza un addio?
- perché, contro ogni principio sanitario, si è proceduto all’isolamento solo al manifestarsi di gravi sintomi?
- perché non sono stati fatti test tamponi e/o sierologici su tutta la popolazione sanitaria, a cominciare dalle aree a rischio?
- perché, perfino nella ricca Lombardia, gli operatori sanitari non hanno avuto per mesi DPI e ventilatori?
- perché il fiume di bare non rallenta, e i morti non trovano posto nei cimiteri?
- perché non si sono assunti immediatamente, a tempo indeterminato, decine di migliaia di infermieri dalle graduatorie e dall’enorme quantità di precari che lavorano da anni nelle strutture sanitarie?
- perché gli operatori della sanità (eroi-forzati) non possono avere né turni di riposo né ferie?
- perché dobbiamo restare a casa, e al nord, l’epicentro del contagio, si continua a lavorare assiepati anche in produzioni che non sono assolutamente essenziali?
- perché fabbricano i caccia F35, e non l’ossigeno?
- perché nella cosiddetta “economia di guerra”, non vengono requisite tutte le cliniche private e gli alberghi necessari agli isolamenti?
- perché non vengono requisite le aziende per la produzione di mascherine e dispositivi, e si permette invece ogni tipo di speculazione?
- perché il sistema sanitario, oltre a non salvarci dal covid-19, non ha più spazio e cure per le altre patologie?
Tante, tante colpe che hanno prodotto una strage di stato – complici lo stato centrale, il governo, le regioni e le direzioni delle strutture sanitarie pubbliche e private.
Il sistema che si fonda sullo sfruttamento del lavoro salariato e antepone il profitto alla vita e alla salute dei lavoratori e della popolazione comune, può produrre solo caos e morte. Le sue colpe non si potranno mai perdonare, né dimenticare.
Noi lavoratori non dimentichiamo. Non siamo carne da macello!
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FONTE: https://pungolorosso.wordpress.com/2020/04/09/crisi-sanitaria-20-domande-per-lor-signori/