Le misure governative per sostenere le famiglie durante l’epidemia prevedono sospensione dei mutui e la riduzione degli affitti per stabili commerciali al 60%, ma non del pagamento dell’affitto ai privati. È una grave mancanza: alle fasce più deboli e meno abbienti si impongono misure più dure che al resto della popolazione. Se anche si decreterà la sospensione e non l’annullamento dei canoni d’affitto, si costringerà migliaia di famiglie a indebitarsi con i loro proprietari, quando la loro situazione economica dovrebbe invece essere sostenuta.
Per questa ragione diciamo: se non guadagniamo, non paghiamo. Se l’economia produttiva si ferma, si deve fermare anche la rendita immobiliare.
In molti casi questa è già una realtà: moltissime famiglie non pagheranno il canone di aprile, molte non hanno pagato neanche quello di marzo. Lo sciopero ci permette di trasformare migliaia di problemi individuali in un’unica grande risposta collettiva, per sostenere chi rischia di essere sfrattato o di ritrovarsi indebitato quando l’epidemia sarà finita.
https://scioperodegliaffitti.noblogs.org/post/2020/04/04/perche-scioperare/