Dopo gli scioperi per fermare le produzioni non essenziali, arriva un accordo ridicolo tra padroni e sindacati. Intanto arrivano le prime conferme di operai positivi e ammalati.
Da Orzinuovi zona particolarmente colpita giungono le prime conferme che in aziende che non vogliono fermare la produzione ci sono molti operai malati e positivi. Nelle aziende della zona che dopo lo sciopero di ieri i lavoratori hanno deciso di non rientrare.
SUNTO CONTENUTI PROTOCOLLO SINDACATI PADRONATO
Senso e introduzione. Sono linee guida condivise per agevolare le imprese nell’adozione di protocolli di sicurezza. Sono firmate solo da sindacati e padronato, non da governo che ha solo invitato [non è concertazione, con scambi chiari e certi, ma solo sollecitazione accordo tra parti che NON impegna governo, infatti senza nessun provvedimento o certezza, a partire da risorse e norme].
Cmq si invita al ricorso ammortizzatori per messa in sicurezza del luogo di lavoro nei prossimi giorni, per coniugare la prosecuzione delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza, e si sottolinea utilità rarefazione delle presenze dentro i luoghi di lavoro con ammortizzatori sociali.
Infine, è favorito il confronto preventivo con le rappresentanze sindacali presenti nei luoghi di lavoro e le RLS [nessun impegno, nessun obbligo]
Contenuti protocollo.Richiamo a DPCM e sino al 25 marzo si raccomanda massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile, incentivate le ferie e i congedi retribuiti, sospese attività reparti non indispensabili, se impossibile distanza interpersonale di un metro, adozione di strumenti di protezione individuale, sanificazione nei luoghi di lavoro, limitati spostamenti e si favorisce intese aziendali/di sito.
Ulteriore misure:
Informazione [evvabbè]
Ingresso in azienda: si potrà misurare la febbre [sopra il 37,5° a casa]
Fornitori: individuare procedure e minchiate varie per ridurre i contatti (indicazione stare sui mezzi, servizi igienici dedicati)
Pulizia Azienda
Precauzioni igieniche personali
Dispositivi protezione individuali
Spazi comuni: accesso contingentato e sanificazione periodica
Organizzazione aziendale: si può [se si vuole, esticazzi] rimodulare i livelli produttivi, turnazioni (ridurre contatti e creare gruppi autonomi e identificabili], utilizzare in via prioritaria ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore), senza perdita della retribuzione e poi periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti [qui forse unico punto in contrasto con tendenze: non si prevede utilizzo ferie 2020]
_ gestione entrata/uscita_ scaglionati
Spostamenti interni e riunioni: evitare riunioni, formazione e assemblee (sospesa formazione obbligatoria e relativi adempimenti)
Poi gestione persone sintomatica e sorveglianza RLS [vuoti o ovvi], infine aggiornamento protocolli che prevede comitato aziendale gestione con RLS e RSU.
IN PRATICA:
- Non c’è nessuna sospensione di tutta la produzione eccetto quella indifferibile (cicli continui, ecc) o indispensabile (alimentari, materiali sanitari, ecc), neanche limitata a 10 giorni
- Nessun impegno esigibile, nessuna garanzia stipendio, neanche garanzia su ammortizzatori (che saranno limitati e su cui quindi ci sarà corsa per accaparramento, con rischio per piccoli e settori marginali)
- Si dà totale discrezionalità all’ aziendali poiché la gestione della sicurezza è tutta nelle sue mani.
- Si scarica sulla responsabilità Individuale del singolo lavoratore
- I DPI adeguati non sono più obbligatori ma forniti in base al loro reperimento sul mercato
- Si calpesta l’art.5 dello statuto obbligando tutti i lavoratori a farsi provare la febbre.
- Divieto di qualsiasi riunione in azienda quindi anche ASSEMBLEA SINDACALE (si può produrre ma non discutere)
