(20/05/2020)
La dittatura sanitaria in marcia non è riuscita a debellare il virus della febbre gialla che abita i nostri corpi.
Nella notte fra il 19 e il 20 maggio [2020], abbiamo infranto i vetri della banca LCL, in avenue Jean Rieux, a Tolosa.
Una guerra è in corso, è vero. Ma non si tratta di quella contro un virus, piuttosto di quella dell’alto della società contro il basso. L’attuale crisi economica non è dovuta al Covid-19, ma a una politica liberale che perdura da decenni. E se non vogliamo rivivere le conseguenze della crisi del 2008, quando popoli come quello greco o quello americano si sono trovati dissanguati, bisognerà trovare le capacità di resistere, in questa guerra abominabile.
johnny
NdT: Il riferimento alla «dittatura in marcia» è al nome del partito del presidente, La République en marche, mentre quello alla guerra è al discorso di Macron del 16 febbraio, quando ha decretato il confinamento come misura di «guerra contro l’épidemia», infine in riferimento alla febbre gialla (e forse la firma, che su iaata.info è apparsa come «dei nostalgici di johnny», Johnny Halliday, che è un po’ il Vasco Rossi francese, versione più burina) rimanda, ovviamente, al movimento dei Gilets jaunes, molto forte a Tolosa.
[Rivendicazione in francese pubblicata in attaque.noblogs.org].