
“Il primo maggio dovrebbe essere un simbolo di solidarietà internazionale, di solidarietà non limitata ai quadri dello Stato nazionale che corrisponde sempre agli interessi delle minoranze privilegiate del Paese. Tra i milioni di lavoratori che sopportano il giogo della schiavitù, c’è un’unità di interesse, indipendentemente dalla lingua che parlano e dalla condizione sotto la quale sono nati. Ma tra gli sfruttatori e gli sfruttati dello stesso Paese c’è una guerra ininterrotta che non può essere risolta da nessun principio di autorità e si radica negli interessi contraddittori delle varie classi. Tutto il nazionalismo è un travestimento ideologico di fatti veri: può in un dato momento trascinare le grandi masse di persone dietro suoi rappresentanti menzogneri, ma non è mai riuscito ad abolire la brutale realtà delle cose in questo mondo”( Rudolf Rocker, 1936 )
