Nei CPR in Italia sono ancora recluse 381 persone, 33 donne e 348 uomini, secondo l’aggiornamento comunicato il 24 marzo dal Garante nazionale delle persone private della libertà. Nonostante una pandemia stia sconvolgendo il mondo, nessun provvedimento è stato adottato dalle autorità per scongiurare il rischio che l’epidemia divampi nelle ristrette celle dove sono ammassate le persone nei CPR, come d’altronde nelle carceri. Continue reading
Category Archives: Carcere – CPR – Migrazioni
Lettera di familiari dei detenuti e delle detenute nelle carceri italiane
riceviamo e diffondiamo
A scrivervi siamo più di mille familiari di persone detenute sparse per tutto il territorio italiano.
Ci rivolgiamo a voi in questo giorno di pasqua, sperando di riuscire a raggiungere il vostro cuore.
Non è una pasqua comune, tutti ci troviamo chiusi in casa ad affrontare questa emergenza dovuta al COVID-19.
Tuttavia per alcuni lo è ancora meno, per noi e i nostri cari la preoccupazione è alle stelle.
Ormai è ben chiaro a tutti che questo dannato virus trova terreno fertile in luoghi affollati e chiusi, il dramma di ciò che è accaduto all’interno delle residenze per anziani è agli occhi di tutti. Continue reading
Le carceri sono un focolaio di contagio
Da inizio marzo sono state numerose le proteste portate avanti dalle persone detenute, e ci siamo uniti e unite a chi ha lottato davanti le carceri al fianco dei propri affetti. Anche noi abbiamo i nostri affetti in carcere, non solo a Roma, e siamo disposti a lottare al fianco di chi neanche conosciamo. Il nostro cuore e la nostra testa sono anche con chi sta lottando nei Centri di espulsione per immigrati, da cui escono pochissime notizie perché lo Stato gioca sulla difficoltà di avere contatti con l’esterno. Continue reading
Bologna – Lettera di un detenuto sulla rivolta in carcere
riceviamo e diffondiamo
I detenuti sono stati padroni della Dozza per 29 ore, dalle 13:30 del 9 marzo fino alle 18:30 del 10 marzo.
Il primo giorno delle rivolte, le 200 guardie con caschi, scudi e manganelli non sono riuscite ad entrare perché era stata bloccata l’entrata con i frigoriferi e i tavoli delle celle. Sarebbero riuscite ad entrare solo dal tetto. Continue reading
Roma 31 Marzo – Siamo migliaia di voci davanti al DAP
Riceviamo e pubblichiamo
Ora a #Roma davanti al #DAP.
Una manciata di persone ma voce di decine di migliaia. Continue reading
Roma – Appello dei famigliari dei detenuti e delle detenute nel carcere di Rebibbia
Buongiorno, parlo a nome delle mogli ,madri , e compagne dei detenuti di rebibbia, vogliamo rivolgere il nostro grido di aiuto a chiunque possa fare qualcosa per far si che la situazione drammatica dei carceri diventi pubblica.
Chiediamo una maggiore sensibilizzazione del dramma che vivono realmente ogni giorno i detenuti all’interno del carcere.
I nostri cari ci mandano continuamente grida di aiuto ,facendoci presenti le reali condizioni che non sono quelle citate dal ministro Bonafede . Continue reading
RIVOLTA – VIRUS
7-8 marzo 2020. Decine di carceri italiane vengono private del silenzio e della quiete che le governa. Migliaia di individui, da ogni parte d’Italia, diverse le origini, diversi i reati, ma stesso l’obbiettivo: far sapere a chi comanda che non ci stanno ad essere considerati la feccia sacrificabile, e ad essere ignorati e privati della dignità di uomo, di donna di fronte ad un’emergenza, chiamata coronavirus, che agisce come una livella sulla società. O forse come una livella no? Continue reading
Coi detenuti in lotta!
Questo mese oltre 30 istituti penitenziari si sono sollevati in rivolta ma sedate le proteste le galere sono ripiombate nel silenzio di un non-luogo.
Eppure a Salerno, a Modena, a Milano, a Bologna, a Parma, a Pavia, a Reggio Emilia, a Verona, a Rieti, ad Ascoli, a Foggia, a Venezia, a Verona, a Poggioreale, a Frosinone, a Vercelli, ad Alessandria, a Torino, Brescia, Firenze, Palermo, Frosinone, Rebibbia-Velletri-Melfi, Potenza… Qualcosa da dire lo avevano. Continue reading
Spoleto – Tutti fuori senza paura
Da meno di una settimana sull’Italia è calata la mannaia di una legislazione di emergenza – progressivamente inasprita ogni 48 ore – per arginare la pandemia del nuovo Coronavirus, il Covid-19. Siamo nelle condizioni nelle quali non si può più nemmeno uscire di casa senza un permesso scritto delle autorità.
Abbiamo visto negli occhi la debolezza intrinseca, solitamente velata, della nostra società. Il consumismo e la globalizzazione che da panacea di tutti i mali si mutano nel peggiore degli incubi. Continue reading
DAL CARCERE DI OPERA
Quelli che seguono sono i messaggi ricevuti dai familiari dei detenuti del carcere di Opera e segnalati ad emergenzacarcere@gmail.com (rete composta da Yairaiha, Bianca Guidetti Serra, Legal Team, Osservatorio Repressione, Lasciatecientrare).
“Ho appena sentito un familiare che non riesce nemmeno a parlare, è stata chiamata dalla cognata che le ha detto che i suoi nipoti sono stati picchiati a Opera e che certi ragazzi avevano addirittura gli occhi di fuori dalle botte che hanno preso”. Continue reading
«Coronavirus? I detenuti restino in cella». Salvini si scaglia contro le misure alternative
Nel giorno in cui l’Iran libera 85 mila detenuti per proteggerli dal contagio in cella, la Lega polemizza col governo, per aver semplificato la procedura di accesso alle pene alternative.
Nel giorno in cui l’Iran libera 85 mila detenuti per proteggerli dal contagio in cella, la Lega polemizza col governo, per aver semplificato la procedura di accesso alle pene alternative. Nessun provvedimento straordinario in vista, solo uno snellimento burocratico, inserito nel decreto “cura Italia”, per diritti già esistenti: domiciliari per chi deve scontare una pena, o residuo di pena, fino a 18 mesi e braccialetto elettronico per coloro che condanne da 7 a 18 mesi. Esclusi i detenuti per reati gravi. L’obiettivo è alleggerire il carico di persone dietro le sbarre in una fase di emergenza sanitaria, facilitando l’uscita poche migliaia di detenuti per reati lievi. Il tutto, per un periodo temporale ristrettissimo: fino al 30 giugno. Continue reading
Detenuto morto di coronavirus nel carcere di Voghera. I familiari chiedono chiarezza
Si sono tenute oggi a San Leonardo di Cutro, in provincia di Cutro, le esequie del detenuto calabrese morto il 9 aprile all’Ospedale San Carlo di Milano.
Antonio Ribecco era un 59enne da tempo residente a Perugia, detenuto dal 12 dicembre scorso in quanto indagato insieme ad altre 96 persone nell’inchiesta Infectio della Dda di Catanzaro.
L’uomo ha contratto il Covid-19 nel carcere di Voghera dove essendo risultato infetto e ricoverato anche il cappellano, gli ospiti hanno insistito nel chiedere guanti, mascherine e tamponi. Istanza a cui sono seguiti presunti pestaggi e 10 trasferimenti in chiave punitiva verso altri penitenziari. Continue reading
Bologna – Resoconto Rivolta carcere
BOLOGNA – RIGUARDO ALLA RIVOLTA NEL CARCERE DELLA DOZZA
Nel pomeriggio di lunedì 9 marzo è scoppiata una rivolta dentro il carcere della Dozza di Bologna.
Tra le cause scatenanti della rivolta, le misure che il governo e il Dap hanno adottato, a partire dal 25 febbraio, per prevenire la diffusione del Covid-19 nelle galere, quali l’annullamento dei colloqui visivi, la possibilità di fare solamente una telefonata di dieci minuti a settimana, l’impossibilità di far entrare pacchi da fuori, la sospensione dell’ingresso dei volontari, la sospensione della semilibertà, del lavoro all’esterno e dei permessi premio; e in parallelo, le false promesse dell’aumento dei colloqui telefonici o addirittura di poter effettuare videochiamate skype, quando è noto che queste possibilità non sono garantite nemmeno nella misura in cui ordinariamente dovrebbero esserlo. Continue reading
Rivolta alla Dozza, vandalismi anche all’esterno
Apprendiamo dai media locali
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2020/03/11/news/detenuto_morto_dozza-250944868/?ref=fbplbo
https://www.bolognatoday.it/cronaca/carcere-dozza-rivolta-alcolici.html
„Nella giornata del 10 marzo “a poche ore dalla conclusione della rivolta presso la Casa Circondariale di Bologna, il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria, in Viale Vicini è stato danneggiato da vandali – scrive il sindacato Sap – rompendo i vetri del portone d’ingresso e invaso da scritte come: Acab, Solidarietà ai detenuti in lotta, Fuoco alle galere e Secondini Assassini”. “
Sommossa carcere Rieti: 3 i morti e 7 le persone in ospedale di cui 2 in coma
Da quanto apprendiamo è davvero negativo il bollettino del post sommossa nel carcere di Rieti nuovo complesso dopo la sommossa dei detenuti avvenuta nel pomeriggio del 9 marzo 2020.
Al termine della stessa sono 3 i morti ritrovati nei propri letti, 7 le persone finite in ospedale, di cui 2 in coma. I danni riportati dalla struttura sono di oltre 2 milioni di euro. Distrutta anche la farmacia del carcere dalla quale sono stati prelevati tutti i farmaci.
Rimaste indenni le celle detentive.