Osservatorio infortuni sul lavoro – marzo/aprile 2020
Nell’ultimo numero dell’osservatorio la pandemia in corso era agli inizi della sua virulenza nel paese, ma già dal mese di Febbraio erano centinaia solo nella regione Marche i sanitari in isolamento, sono arrivati al 30 aprile a 1124. In regione sono rimasti contagiati 558 sanitari, di cui 3 sono morti, secondo quanto ha riferito Ceriscioli (16 aprile). Nell’azienda ospedaliera Marche Nord (Pesaro/Urbino) ,la provincia più colpita, non c’è stato alcun decesso tra il personale in servizio: contagiati 71 infermieri, 31 medici, 14 operatori socio sanitari e altri 15 addetti (131 in totale).
All’ospedale di Urbino inizialmente classificato dai dirigenti sanitari regionali no Covid per la provincia, sono 80 gli operatori tuttora infetti. in questi numeri non vengono compresi probabilmente tutti i lavoratori dei “servizi” legati all’assistenza della persona, tutte quelle lavoratrici e lavoratori che preparano pasti,puliscono pavimenti,educatori etc.. inseriti in cooperative e spesso con le più variegate forme contrattuali a ribasso.
Come anche i lavoratori in strutture per anziani appaltate, dove è evidente che la non disponibilità di D.P.I., per una mancata previsione del rischio, oltre che per la scarsità durante l’emergenza in atto ha causato centinaia di vittime inermi tra gli ospiti e svariati contagi tra il personale e di conseguenza le loro famiglie e la cittadinanza tutta. Il sistema produttivo regionale ha inizialmente rallentato senza mai realmente fermasi con l’aumento dei contagi,anche in una situazione mai vista negli ultimi decenni, migliaia di lavoratori hanno continuato a portare avanti il lavoro che svolgono tutti i giorni, solo con un rischio in più oltre ai soliti , con la carenza di D.P.I. e senza delle direttive precise per il lavoro in sicurezza per se e per gli altri.
Questo è diventato concausa dell’altro numero di contagi, rendendo le strutture sanitarie su cui si riversavano dopo la messa in quarantena dei medici di base ( 7 in provincia di Pesaro dopo solo 7 giorni dal primo caso, lasciando i 10.000 pazienti seguiti senza riferimenti sul territorio ) centri di diffusione del virus. Se la pandemia ha portato il numero di morti e contagiati sui posti di lavoro in ambito sanitario RSA ,case per anziani a numeri mai visti, non ha azzerato gli infortuni in tutti gli altri settori, tra chi ha continuato a lavorare purtroppo nelle Marche ci sono stati 2 morti e 4 feriti riportati dai mezzi di informazione nella tempesta di notizie riguardanti la pandemia che satura le fonti per mesi.
La situazione attuale vede il 50% delle attività produttive in provincia di Pesaro Urbino già al lavoro prima della cosi detta “fase2 ”, molte realtà produttive, quelle più sindacalizzate, sono state fermate nella loro arroganza di mettere il profitto davanti alla salute da scioperi di lavoratori stanchi di andare in produzione nonostante la paura e le incertezze anche sul la semplice modalità di comportarsi di fronte a contagiati in famiglia, mancanza di tamponi che certifichino sintomi e disorganizzazioni varie, tra cui la possibilità di ottenere il riconoscimento di infortunio anziché malattia con ben diversi livelli retributivi.
Marzo – Aprile – 1124 operatori sanitari in isolamento, (15 aprile) – 558 operatori sanitari contagiati, 3 operatori sanitari morti
16 marzo – Jesi – camion di pollame si ribalta ferite le due persone a bordo
18 marzo – Ancona – operaio 30enne si schiaccia una mano sotto un carico di ferro operato d’urgenza
22 marzo – Montegiorgio – muore il 65 enne che si era ribaltato con il trattore 2 giorni fa ed era stato rianimato sul posto dai sanitari dell’elisoccorso
23 aprile – Ancona – conducente di autobus di linea ferito in un incidente
27 aprile – Pioraco – muore nel tragitto di ritorno a fine turno di lavoro una dipendente dell’azienda di pizze surgelate svila di 27 anni (incinta)
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maggio/agosto 2020
Quattro mesi di osservatorio post-lockdown ci riportano nella realtà lavorativa italiana:solo nelle marche muoiono 7 lavoratori, nonostante molte fabbriche abbiano ancora centinaia di lavoratori in cassa integrazione e molte realtà si sono prese a singhiozzo dopo il picco della pandemia.
i dati ires dicono che Le ore di Cassa integrazione nel secondo trimestre 2020 sono state 16,2 milioni nella provincia di Ancona, 12,8 nella provincia di Pesaro Urbino,11,4 milioni a Macerata e 10,5 milioni ad Ascoli Piceno e Fermo.
per dare un idea della gravità della situazione lavorativa e di conseguenza il calo dei lavoratori attivi e in pericolo sul posto di lavoro in questi tre mesi, le ore di Cig sono state superiori a quelle dell’intero anno 2013, l’anno peggiore della storia della regione, in cui sono state erogate 50,3 milioni di ore».
Continuano senza freno i casi di sfruttamento che emergono, scoprendo i casi più estremi, la punta dell’iceberg, di una modalità che si fa sistema nel mondo del lavoro tra crisi e problemi economici che ricadono sempre sui lavoratori più deboli e meno organizzati.
Nelle campagne di Senigallia sono 30 i lavoratori agricoli sottratti al caporalato che perdono però l’unica loro fonte di reddito dopo l’arresto dei due sfruttatori. Al cantiere di Ancona altri 146 lavoratori di aziende appaltatrici. 5 i lavoratori in nero tra camerata picena e macerata che lavorano 12 ore al giorno dormendo nei locali dati dai loro padroni.
dai minimi controlli che vengono effettuati sporadicamente, è evidente che più ispezioni, se effettuate accuratamente, andrebbero a toccare interessi che, per chi siede nelle stanze del potere regionale, sarebbero invece da preservare e mantenere sommersi.
Siamo a buon punto se i dati del 2019 ci dicono che in regione sono 16 i datori di lavoro che impiegavano 40 lavoratori in nero e 47 i soggetti sconosciuti al fisco che hanno evaso complessivamente poco più di 21 milioni di euro di iva. questi dati danno bene l’idea della goccia nel mare dei controlli anche perchè una semplice indagine qualitativa (le cosiddette “chiacchiere” tra lavoratori, da non sottovalutare in una analisi di qualcosa che per definizione non è quantificabile con strumenti ortodossi) smentisce cifre così basse di lavoratori in nero, tutt’al più potrebbero essere cifre reali riscontrabili in una sola piccola cittadina di provincia.
La povertà invece è più che dilagante tra i lavoratori e i pensionati nella nostra regione che oltre ai servizi pubblici sta perdendo anche forza lavoro e fabbriche. il turismo, eldorado di tutti i politicanti e non solo, propone una stabilità effimera del posto di lavoro quando questo non è da sfruttamento estremo.
i dati inps raccontano che nel pesarese il 66% dei pensionati è sotto la soglia di povertà di cui il 50% di vecchiaia. se si considera che la provincia a nord delle Marche è quella con l’importo medio più alto (+45 euro mensili in più della media regionale), ma molto al di sotto della media nazionale (-168 euro lordi).
Evitiamo di accennare alla tornata elettorale, visto che non c’è modo di invertire la rotta del“sistema Marche” ormai abbandonato dagli imprenditori che hanno fino ad ora usato le maestranze locali.
Ora nessuno tornerà ad investire in regione e non è sicuramente per il gap infrastrutturale: semplicemente i grossi capitali fanno più utili in altre aree e settori, il resto saranno solo regalie ad amici per allungare l’agonia di lavoratori che stanno abbandonando il territorio al suo desolante indirizzo turistico/parco a tema per pochi come nel distretto fabrianese con i suoi 6000 disoccupati (quasi un terzo della popolazione attiva) e l’imminente risoluzione pessima della ex jp industries con altri 500 lavoratori fermi.
6 Maggio – Macerata – aggrediti due infermieri da un paziente in attesa di risposta tac, uno riporta una frattura dello sterno per il colpo subito, l’altro un morso al braccio.
7 maggio – recanati uomo di 68 anni cade da un olivo mentre esegue potature, elisoccorso
9 maggio – Jesi – sbalzato dal trattore in un maneggio 85enne lamenta dolori alla schiena e al collo senza riuscire a muovere gambe e mani
13 maggio – belvedere ostrense – incidente tra camion e monovolume, feriti entrambi
21 maggio – montecassiano – imprenditore di 40 anni di una ditta di impianti elettrici cade dal tetto di un capannone da 6 metri di altezza , gravissimo
29 maggio – urbino – agricoltore di 77 anni muore schiacciato sotto il trattore che si ribalta
8 giugno – jesi – all’ interno di un cantiere operaio 45enne si ferisce al polso con una mola
11 giugno – jesi – 72enne in un’ azienda di produzione di assi per motori elettrici, mentre stava lavorando davanti ad una pressa viene colpito al petto da una barra di ferro, riporta un serio trauma toracico
13 giugno – ancona- muore di covid dopo due mesi di terapia intensiva una inserviente-ausiliario di 60 anni senza malattie pregresse che svolgeva pulizie nelle camere e servizio lavanderia in una casa di riposo dell’hinterland anconetano
18 giugno – urbisaglia – operaio di una ditta esterna alla truck assistence cade da 5 metri di altezza battendo la testa mentre faceva manutenzione su una porta elisoccorso
4 luglio – cingoli – operaio di 53 anni del comune si taglia al volto con una motosega mentre faceva manutenzione al verde pubblico, elisoccorso
7 luglio – civitanova marche – A14 autotrasportatore finisce fuori strada e cappotta, l’autista elisoccorso riporta ferite lacero contuse con copiose perdite di sangue
10 luglio – montecarotto – autista di autobus di linea preso a testate e malmenato da un passeggero per il rifiuto di farlo salire senza mascherina, riporta ferite al volto
17 luglio – sterpeti di montefortino – operaio mentre smonta una tensostruttura viene colpito alla testa da alcuni componenti pesanti che poi lo avrebbero travolto
20 luglio – poggio san marcello – agricoltore muore schiacciato dal trattore che si ribalta
25 luglio – acquasanta – operaio di 55 anni muore precipitando con la pala meccanica da decine di metri in un dirupo in una cava di travertino
28 luglio – sassoferrato – tir si ribalta ferito il conducente
29 luglio – pesaro – operaio di 64 anni cade da 6 metri mentre si trovava sul tetto di un capannone elisoccorso
1 agosto – sassocorvaro – impiegato perde la vita nel tragitto per il lavoro in un incidente motociclistico
5 agosto – falconara marittima – operaio di 59 anni muore schiacciato da una gru che si ribalta
12 agosto – castelplanio – agricoltore viene sbalzato dal trattore e rotola in fondo all’oliveto, elisoccorso riporta varie fatture
21 agosto – ancona – a14 incidente tra mezzi pesanti e auto ferito il camionista e i passeggeri dell’auto
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FONTI:
https://cslfabbrijesi.noblogs.org/post/2020/07/01/striscioni-e-manifesti/