BUFFONI DI CORTE

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31 agosto 2020.

Non sono passati nemmeno pochi mesi da quando la coppia Fontana-Gallera era sulla bocca di gran parte dei lombardi (e non solo). Individuati dai più come i principali artefici del disastro lombardo durante i mesi di marzo e aprile, non ci hanno messo molto a ripulirsi la faccia e restare ben ancorati alle loro poltrone.

Oggi, 31 agosto, Fontana presenzierà a Saronno in villa Gianetti, insieme a Salvini e ad altri nomi grossi della Lega. In un mondo non alla rovescia la presenza di Fontana sarebbe stata da evitare come la peste da parte degli stessi promotori, e invece…
Invece il parterre leghista sosterrà in pompa magna la ricandidatura di Fagioli, probabilmente il sindaco più odiato della storia di Saronno, un altro che in quanto a faccia come il culo non è secondo a nessuno. Non solo: il prossimo 4 settembre toccherà a Gallera, anche lui verrà a Saronno a sostenere le ceneri di Forza Italia, e il prossimo 9 settembre addirittura Renzi a sostegno del riesumato Gilli.
In dieci giorni Saronno sarà invasa da alcuni dei nomi più grossi a livello di politica nazionale.

Le prossime elezioni si prospettano tra le più indecifrabili degli ultimi decenni, e ogni schieramento si sta giocando le proprie carte. Rieccoci all’ennesimo giro dell’eterno valzer delle poltrone, delle apparenze e della menzogna. Una città come Saronno, territorio ristretto, popolazione numerosa, alle porte di Milano e con radicata mentalità piccolo borghese, risulta appetitosa sia per la politica, sia per gli speculatori nel campo del mattone. Non a caso gli ultimi cinque anni (e non solo) sono stati fortemente caratterizzati da una assoluta commistione tra politica dell’apparenza e speculazione edilizia. Dietro la sempreverde argomentazione della battaglia al degrado, vero e proprio falso mito della nostra epoca, Fagioli e accoliti hanno svenduto fette di città a privati. La già compromessa urbanistica saronnese ne è uscita ulteriormente sventrata, con i pochissimi elementi di verde o aggregazione sotto continuo attacco (si pensi ai ponticelli, ai bagolari di via Roma, Piazza Rossa, le innumerevoli aree dismesse svendute a privati che le trasformeranno in supermercati).
È il gioco della politica, quello che ha permesso ai pochi e malmessi fascisti saronnesi di riciclarsi nelle due forze a governo della città: Lega Nord (ma che ormai si vergogna un po’ del proprio passato legato alla tradizione lombardo-veneta) e Fratelli d’Italia. Non solo: gli stessi esponenti politici si sono riciclati anche nei consigli di amministrazione delle principali società partecipate dal Comune: Saronno Servizi e Sessa s.r.l.: la prima gestisce tasse e servizi di riscossione (tra cui il parcheggio di Piazza Rossa), la seconda immobili e appartamenti di proprietà comunale ad affitto calmierato. Ma in fin dei conti questa è la piccola storia di una piccola città, come a Saronno così ovunque. Inciuci, clientelismo, radici sulle poltrone, tangenti, corruzione, sfruttamento.

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Questa prima metà di 2020 ha sbattuto in faccia anche al peggior ingannatore di se stesso che il mondo sta correndo a marce forzate verso il baratro. Non è un baratro collettivo; è un baratro che riguarda la stragrande maggioranza della popolazione mondiale eppure ognuno si sente di stare andando incontro a un tragico atterraggio individuale. Questa è la catastrofe, il sentirsi impotenti di fronte allo scorrere della storia e al succedersi degli eventi.
Noi, dal canto nostro, abbiamo invece la convinzione che lo stravolgimento dovrebbe essere radicale e imminente. Non è questione di partecipare a chissà quale dibattito, è questione di mettersi in gioco qui e ora, creare comunità umane che si supportino e che siano da ostacolo all’avanzare dello sfruttamento individuale e sociale. Le città, e Saronno come tante altre, dividono e marginalizzano, la sola socialità consentita è finalizzata al guadagno, vivere in un appartamento è diventato quasi un lusso, chi lavora è sempre più sfruttato, chi non lavora osteggiato e infantilizzato.

La nostra evidenza è una e una sola: ripartire da noi stessi, dal nostro bisogno di spazio, di relazioni, di comunità, di lotta, di vita; e orientarsi insieme verso una nuova direzione che dipinga i figuri come Salvini e Fontana per quello che sono: buffoni di corte.

Collettivo Adespota – Saronno

FONTE: https://collettivoadespotasaronno.home.blog/2020/09/01/buffoni-di-corte/

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Oggi pomeriggio diverse persone si sono trovate davanti alla stazione di Saronno. “Fontana, Gallera e Salvini ASSASSINI” Questo recitava uno degli striscioni portati in piazza.

Dopo un’oretta è partito un energico corteo che ha tentato di passare nelle vie di Saronno per far sapere della presenza di Salvini e Fontana. Una presenza che non poteva essere ignorata.
Qualcuno può anche pensare che si faccia il loro gioco, che gli si dia maggiore visibilità, che li si faccia passare dalla parte della ragione. Baggianate. Siamo convinti che scendere in strada sia il minimo di fronte a questi personaggi che rappresentano la brutalità di questo mondo.
Frontiere, sfruttamento, devastazioni ambientali, corruzione, speculazione e repressione. Repressione. Quella che oggi si è palesata sotto forma di omuncoli con casco blu e manganello.

Il corteo è stato chiuso una volta ripassato davanti alla stazione. Un cordone di Polizia e Carabinieri ha circondato i partecipanti alla manifestazione per più di 3 ore.
“Finché Salvini e Fontana non vanno via non li facciamo muovere”, questo è uno degli ordini che abbiamo sentito da uno dei dirigenti di piazza.
Ovviamente qualche spintone da parte degli sbirri non è mancato nei momenti in cui qualcuno, stanco della situazione, ha provato a passare.

Oggi è stata solo una delle tante giornate di lotta che ci auguriamo di vivere nei prossimi mesi. Non possiamo permettere che la rassegnazione e la disillusione ci tengano chiusi in casa e incapaci di affrontare ciò che ci circonda.
Oggi per un comizio leghista, domani per mille altre ragioni.
Sta solo alla nostra volontà la possibilità di rendere concrete la nostra rabbia e il desiderio di un mondo radicalmente diverso.

Ci vediamo in strada!

_Collettivo Adespota Saronno_


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