Estate in Grecia: Edizione Nuova Democrazia

18 agosto 2020; da https://it.crimethinc.com

In Grecia, dopo l’ascesa al potere del partito Nuova Democrazia e il divieto della libertà di assembramento, il conflitto che covava da tempo tra anarchici e estrema destra continua, anche in piena estate. In questo report, parliamo di gentrificazione, dell’escalation delle tensioni con la Turchia, di lotte ecologiche, della solidarietà con rifugiati e prigionieri, dello sgombero dello storico squat Terra Incognita e di altro ancora.

Questo aggiornamento è un adattamento del contributo mensile di RadioFragmata al podcast “Bad News Report.” Potete anche leggere i nostri report di maggio , giugno e luglio .


Il Governo greco, i suoi leccapiedi e i suoi beneficiari stanno andando incontro alla catastrofe. La crisi economica del 2008 sarà presto vista come un periodo meno complesso. Quest’anno, mentre i turisti gironzolano per la Grecia lasciando cadere denaro nelle tasche dei padroni, solo la metà della popolazione può permettersi di andare in vacanza, fatto considerato indispensabile nella calda estate greca. I casi di COVID-19 sono ai massimi storici. I tassi d’infezione giornalieri sono molto più alti rispetto a marzo, quando il Paese era in lockdown formale. Eppure lo Stato continua a tagliare i fondi degli ospedali per reindirizzarli alle agenzie di Polizia, concentrandosi sui suoi oppositori umani anziché sul virus.

In Grecia, come in altre parti del mondo, i rivoluzionari, gli esclusi e gli sfruttati lottano per l’autoconservazione sia materiale sia psichica di fronte all’apocalisse in slowmotion del COVID-19 e di fronte allo stato di Polizia di destra. Mentre entrano in vigore nuove misure e un secondo lockdown sembra probabile, troviamo la forza comprendendo che sia la nostra precarietà sia la lotta contro di essa sono condivise a livello globale. Qui, la lotta è radicata nel profondo del malcontento d’innumerevoli begli animi e in una storia nelle piazze: “Anche se non vinceremo mai, combatteremo sempre!”

Immigrazione

Contemporaneamente, in tutta la Grecia, gli attacchi statali formali e le campagne d’intimidazioni fasciste popolari continuano. Alla luce di Black Lives Matter, il giocatore di basket di fama mondiale Giannis Antetokounmpo ha recentemente parlato delle difficoltà legate al fatto crescere ed essere nero in Grecia; infatti, non gli è stata concessa la cittadinanza fino a quando non è stato arruolato nella NBA – molte persone nate in Grecia da immigrati o famiglie non bianche non ricevono mai la cittadinanza. In risposta ai suoi commenti, un importante membro del Ministero dell’Istruzione, Konstantinos Kalemis, ha definito Antetokounmpo “scimmia” e “n-o” in un Tweet. Allo stesso tempo, il sindaco di Aspropyrgos, Nikos Meletiou, criticato per aver abbattuto le case di 100 famiglie Rom, ha risposto che “non ha demolito le case della gente,” si è “semplicemente sbarazzato della spazzatura.”

Il 4 agosto, un camerunense è stato aggredito da un gruppo di persone alla stazione di Lianokladi. Stava andando in treno a Lamia quando ha detto di aver già contratto il COVID-19. È stato minacciato di violenza, costretto ad andare in fondo al treno e a scendere alla stazione successiva. Gli anarchici della zona hanno organizzato una manifestazione nella stazione in cui ha avuto luogo l’episodio.

I rifugiati continuano ad arrivare alle Isole Egee solo per essere minacciati d’esser lasciati senza dimora se chiedono asilo e per ricevere pressioni per non comunicare le loro condizioni a coloro che potrebbero sostenerli. Come risultato delle continue misure volte a complicare gli sforzi per sostenere i lavoratori, molti rifugiati in arrivo non vengono accolti da mani caritatevoli ma dalle forze statali o da agricoltori rapaci in cerca di manodopera a basso costo. Gli immigrati affrontano condizioni di lavoro orribili nei campi agricoli terribilmente caldi della Grecia.

Negli ultimi mesi, i gruppi di supporto hanno documentato decine di casi in cui le autorità di frontiera greche scortavano zattere di salvataggio e gommoni di profughi fuori dalle acque territoriali per poi abbandonarli in mare. Ufficialmente , oltre mille rifugiati sono rimasti bloccati nel Mar Egeo; presumiamo che il numero effettivo sia molto più alto. Le autorità di frontiera greche non solo hanno respinto i rifugiati verso il territorio turco ma sono arrivate al punto di sparare verso i gommoni. Il viaggio verso l’asilo è già abbastanza rischioso; costringere coloro che si assumono questo rischio a tornare nell’oceano aumenta la possibilità di annegamento. Anche secondo lo stesso protocollo statale, ciò vìola le leggi sull’asilo stabilite a livello internazionale.

I campi profughi sono ancora poveri dell’igiene di base affinché vi sia launa limitazione della diffusione del COVID-19; sono isolati e chi vi abita viene ritenuto sacrificabile. Nel processo di occultamento di queste epidemie del virus, molti campi hanno iniziato a impedire l’ingresso dei sostenitori. Ciò interrompe una catena di salvataggio estremamente necessaria, poiché molti rifugiati nei campi in tutta la Grecia fanno affidamento sull’assistenza dei volontari anziché sui pochi programmi statali disponibili. Facendo ricorso al virus come scusa per razionalizzare l’esclusione dei visitatori, lo Stato ha bloccato il flusso dei rifornimenti necessari e messo a tacere le voci di chi si trovava nei campi.

Nel frattempo, le società edilizie stanno gareggiando per un contratto da 132.680.000 euro per creare tre nuovi campi profughi sulle isole di Samos, Leros e Kos. Ciò offre una possibilità per il riciclo di denaro; è fuor di dubbio che tale progetto andrà al risparmio quando si tratterà della sicurezza dei rifugiati, dando priorità ai profitti degli appaltatori.

Volantini diffusi dagli anarchici alla stazione Lianokladi.

Come descritto nel nostro report precedente , una campagna di trasferimenti e terrore ha preso di mira immigrati e rifugiati che si ritrovano a Victoria Square, nel centro di Atene. Il partito fascista Alba Dorata e i suoi simpatizzanti si sono uniti ad altri gruppi in un appello a “riprendersi” la piazza, affermando candidamente che stavano protestando contro la “diversità” nel parco e chiedendo la pulizia etnica per difendere la purezza greca – retorica tipica del cristiano greco di destra. Un volantino per la manifestazione per “ripulire la piazza” mostrava immagini di persone di colore lì riunite e donne sorridenti con l’hijab.

In risposta, il 15 luglio, alcune decine di fascisti si sono radunati vicino alla piazza; a questi si sono contrapposti centinaia di antifascisti desiderosi di combattere. Mostrando ancora una volta il rapporto tra Stato e fascisti, la Polizia antisommossa e altre agenzie statali hanno protetto i fascisti; dopo poche ore, i poliziotti hanno attaccato e, infine, fatto spostare i manifestanti antifa che bloccavano la piazza. Nel corso dell’evento, si sono potuti vedere gli agenti incoraggiare i fascisti a calmarsi, esprimendo sostegno nei loro confronti. Alla fine, gli ufficiali hanno scortato i fascisti nella piazza. Gli antifascisti dispersi hanno tentato di bloccare le strade vicine e interrompere il traffico; i poliziotti hanno risposto lanciando lacrimogeni sulla folla e picchiando e arrestando due persone. Riprese video successive mostrano chiaramente gli agenti riporre le armi nelle loro borse per giustificare il pestaggio e l’arresto. Gli ufficiali della squadra Delta che li ha arrestati, hanno preso poche precauzioni per nascondere ciò che stavano facendo anche mentre venivano ripresi; nell’attuale clima politico, un video del genere potrebbe non avere importanza. Al momento, gli arrestati devono affrontare varie accuse e un lungo processo; è stato loro vietato di partecipare a manifestazioni o di “visitare Exarchia.” Nuova Democrazia fa appello alla destra moderata dell’Unione Europea e alla classe media greca, sostenendo costantemente Alba Dorata e altri elementi apertamente fascisti alla sua base.

Durante l’impasse nei pressi di Victoria Square.

Durante l’impasse nei pressi di Victoria Square.

Gli antifascisti continuano a mostrare solidarietà nei confronti di coloro che risiedono a Victoria. Continuano gli sforzi per difendere la piazza dai fascisti, insieme ai tentativi di mettervi nuove panchine e infrastrutture, poiché lo Stato ha rimosso quelle che c’erano in precedenza.

Circolano dei rapporti secondo cui i detenuti pressso Petrouralli, la struttura detentiva per immigrati ad Atene, devono affrontare una campagna di terrorismo sessuale da parte delle guardie e del personale. Donne che richiedevano cure mediche sono state aggredite sessualmente mentre venivano scortate in strutture dove c’è meno sorveglianza. Quelle che si sono organizzate contro le guardie e hanno tentato di condividere le loro storie con il mondo esterno sono state punite per aver tentato di farlo – in un caso, un gruppo di donne è stato colto di sorpresa dalle perquisizioni nelle proprie aree di reclusione e trasferito in altri centri detentivi greci. Le accuse di violenza sessuale mosse contro il personale del centro di detenzione sono diventate così diffuse che gli Affari Interni della prigione hanno intrapreso un’indagine farsa. A tutt’oggi, tuttavia, le guardie accusate di violenza sessuale e intimidazioni continuano a lavorare lì come se nulla fosse accaduto.

La struttura detentiva per immigrati Petrouralli.

Sgomberi

A Salonicco, nelle prime ore del 17 agosto, la Polizia ha sgomberato lo storico squat Terra Incognita . Questo sgombero è stato effettuato nel bel mezzo dell’estate, partendo dal presupposto che molti sostenitori sarebbero stati fuori città in vacanza. Fondata nel 2004, Terra Incognita ha ospitato svariati concerti, assemblee e progetti, al servizio delle più ampie comunità anarchiche e rivoluzionarie di Salonicco.

Alcune ore dopo, 100 persone hanno tenuto una protesta in risposta, seguita in serata da un’altra di 400 persone .

Altri squat in tutto il Paese rimangono in allerta. Sono trascorsi più di otto mesi dal termine fissato dallo Stato affinché gli squat firmassero dei contratti di locazione o affrontassero lo sgombero. La Polizia continua a minacciare gli squat nelle principali città e isole, Corfù e Creta incluse. Quelli che ospitano immigrati e rifugiati, come Notara a Exarchia, hanno parlati delle ripetute molestie da parte della Polizia locale. In tutto il Paese continuano manifestazioni, striscioni, e campagne di graffiti a sostegno di questi squat.

Il famosissimo squat Terra Incognita prima dello sgombero.

Ecologia

A metà agosto, un SMS inviato dal Governo ha avvertito di un incendio che si stava verificando nei pressi di una fabbrica di plastica, esortando i cittadini a tenere le finestre chiuse, poiché l’aria sarebbe potuta diventare troppo tossica per respirare. Questo è un assaggio del futuro in Grecia.

In Grecia, i costruttori hanno a lungo utilizzato gli incendi per disboscare le foreste per creare aree edificabili. Tra questo e il cambiamento climatico, gli incendi sono una minaccia costante e crescente per il territorio e gli abitanti di questa zona. Alla fine di luglio, quando un’area di venti chilometri adiacente all’arsenale più grande del Paese ha preso fuoco, quattromila persone sono state sfollate dalle loro case. Alcuni gruppi anarchici stanno organizzandosi per aiutare a prevenire gli incendi boschivi laddove lo Stato non farà nulla.

Anarchici che si organizzano contro gli incendi boschivi e la devastazione ambientale.

Un movimento ambientalista sta crescendo in tutto il Paese con la stessa rapidità con cui gli imprenditori capitalisti cercano di svendere la terra. L’occupazione di un edificio municipale, avvenuta ad Atene il 28 luglio, ha fatto convergere l’attenzione sui piani per disboscare una montagna locale chiamata Immotos, uno dei pochi luoghi che offre rifugio naturale della città. L’occupazione ha pubblicizzato la minaccia; per il momento, i piani per disboscare parti dell’amata montagna sono stati sospesi.

Le campagne per proteggere l’acqua dolce da aziende come la Nestlé continuano a guadagnare terreno in regioni come quella di Pelion. La campagna a cui si fa riferimento in un precedente report sul villaggio di Stagiates continua. Le comunità nella regione di Mesochora a Trikala devono affrontare notifiche di sfratto dalla compagnia elettrica statale greca, che mira a espandere una diga idroelettrica fin lì. La popolazione ha già iniziato a mobilitarsi contro la minaccia.

Mentre il turismo è in declino, la nuova amministrazione intende intensificare il saccheggio di aree selvagge precedentemente protette. I movimenti anarchici e antiautoritari stanno iniziando riconoscere la necessità di un movimento ecologico. Il 29 e 31 luglio, ad Atene, sono state attaccate con martelli ed estintori a vernice le sedi delle società ENTEKA SA ed Erren Hellas – rispettivamente a Chalandri e nell’Acropoli – in solidarietà con coloro che difendono le montagne dalla costruzione di turbine eoliche in tutta la Grecia e per inviare un messaggio che un movimento ecologico militante è indispensabile.

Una protesta alla diga di Mesochora.

Violenza sessuale

La chiesa greco-ortodossa è sempre servita per preservare il patriarcato e la violenza sessuale. La pandemia ha esacerbato la situazione. Alcune persone hanno intrapreso un progetto per mappare i casi di sessismo e violenza sessuale.

Rest in Power, Vassilis Maggos

Come scritto nel nostro ultimo report , l’anarchico Vassilis Maggos è stato brutalmente picchiato da alcuni poliziotti durante una manifestazione in cui esprimeva solidarietà agli arrestati che stavano protestando contro una fabbrica di cemento a Volos. Ha subìto un intenso trauma psicologico mentre stava riprendendosi dal pestaggio. In seguito a una protesta pubblica per la morte del 26enne, la Polizia ha sottratto il suo corpo alla famiglia in modo da poter ricorrere al proprio medico legale. La Polizia ha fatto praticare l’autopsia da Eleni Kalyva –una nota alleata ripetutamente usata dalla Polizia per indagare su casi controversi in cui gli agenti sarebbero potuti essere colpevoli. È conosciuta per avere simpatie fasciste e uno stretto rapporto con l’attuale Governo.

Eleni Kalyva è giunta alla conclusione che Vassilis sia morto a causa di un edema polmonare acuto. La Polizia afferma che ciò non è stato dovuto al pestaggio; tuttavia, l’indagine completa non è stata resa pubblica e la sua famiglia sta cercando aiuto dall’esterno. Vassilis ha trascorso le ultime settimane della sua vita a riprendersi dal dolore e dal trauma di essere stato picchiato dai poliziotti. Usando una strategia conosciuta, i social di destra hanno parlato di problemi personali – come l’uso di droghe – per suggerire che Vassilis sia stato responsabile della propria morte. Anche se l’uso di droghe avesse qualcosa a che fare con la sua morte, il trauma di essere stato picchiato e torturato dai poliziotti è stato chiaramente la causa della sua tragica morte, e l’uso di droga o altre questioni non diminuiscono la responsabilità della Polizia.

Alla fine di luglio, la Polizia ha anche fatto investigare Eleni Kalyva sull’omicidio di una ragazza a Trikala, quando una sedicenna nota per avere una relazione con un agente di Polizia è stata trovata morta fuori da una chiesa. Kalyva è stata chiamata per indagare sul suo decesso dopo che hanno cominciato a circolare i sospetti che la ragazza fosse stata uccisa dal suo fidanzato, un ufficiale di Polizia. Ora ci viene detto che la ragazza è salita in cima alla chiesa e si è uccisa, il che sarebbe un’impresa sorprendente visti i dettagli della situazione ma Kalyva ha confermato ciò che era stato asserito dalla Polizia.

Anarchici e tifosi di calcio antifascisti hanno diffuso murales, striscioni e graffiti in tutta la Grecia in ricordo di Vassilis Maggos. In suo nome è stato effettuato un attacco con delle molotov contro un edificio governativo a Volos, nonché appiccato un incendio doloso contro una banca a Marroussi, ad Atene. Sarà ricordato.

Tensioni con la Turchia

Mentre la Grecia si sposta sempre più verso la crisi economica, sta emergendo un’ironica relazione opportunista tra il primo ministro Kyriakos Mitsotakis e il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.

I giochi di guerra nel Mediterraneo sono in aumento mentre le potenze regionali fanno a gara per la scoperta del petrolio nel Mar Egeo. Le tensioni sono state alimentate anche dalla conversione della Basilica di Santa Sofia, dichiarata patrimonio dell’Unesco, in moschea. Entrambi hanno contribuito a distogliere e a incoraggiare le basi di destra dei capi di Stato greco e turco, ricorrendo al nazionalismo per spostare l’attenzione dalle difficoltà economiche inflitte alla popolazione di Grecia e Turchia.

Volantini diffusi dagli anarchici alla stazione Lianokladi: “Il machismo delle guardie giurate arriva dove non arriva il manganello della Polizia.”

Repressione

Il 20 luglio, l’Assemblea Solidale per prigionieri, fuggitivi e combattenti perseguitati ha organizzato una manifestazione presso la prigione di Korydallos, Atene. I manifestanti hanno mantenuto la posizione per un’ora di fronte alla celeberrima prigione, lanciando volantini e intonando slogan per richiamare l’attenzione sulle attuali condizioni nelle carceri di tutta la Grecia, sui piani del Governo per costruire una nuova prigione tra le rovine degli accampamenti di rifugiati e Rom e sul pericolo che il COVID-19 rappresenta per i prigionieri.

L’accesso a un adeguato approvvigionamento idrico è diventato un problema nel carcere di Grevena, poiché i prigionieri lottano per mantenere una corretta igiene nel mezzo della pandemia. Nelle prigioni greche, la scarsità di medici porta molti a chiedersi quale sia il numero reale d’infezioni da COVID-19 dietro le sbarre, poiché molti detenuti che si ammalano o muoiono non vedono mai il personale medico.

Il 14 agosto, nella prigione di Korydallos, il prigioniero politico anarchico Dinos Giagtzoglou ha rilasciato una dichiarazione solidale esprimendo sostegno agli imputati cileni Monica Caballero e Francisco Solar .

Il 24 luglio, ad Atene, era previsto che Vangelis Stathopoulous – un prigioniero con una lunga pena detentiva, accusato di essere un membro del gruppo Lotta Rivoluzionaria – si presentasse di fronte alla corte d’appello, solo per ritrovarsi a non poter avere contatti con i suoi avvocati ed essere fatto tornare immediatamente nella sua cella a Larissa, a quattro ore di distanza. Si presume che lo scopo fosse d’infliggere pressioni psicologiche a questo prigioniero politico mentre continua a lottare per combattere per il suo appello.

Il 16 settembre, gli imputati anarchici Giannis Dimitrakis, Kostas Sakkas e Dimitra Syrianou dovranno affrontare un processo a Salonicco, accusati di tentata rapina a un Bancomat. Sono stati arrestati nel giugno 2019 a seguito di un’operazione organizzata che ha comportato un’imboscata da parte delle squadre antiterrorismo e dell’EKAM. Gli imputati hanno già affrontato incarcerazione, ferite da proiettile, tortura, rivolte carcerarie, scioperi della fame, fughe dal processo, mandati d’arresto, e poi arresti, e nuove incarcerazioni nel corso del loro impegno nei confronti del principio nella lotta anarchica. A causa della pandemia, i concerti e altri mezzi di raccolta fondi non sono possibili, pertanto il movimento sta cercando di raccogliere 10.000 euro per le loro spese legali tramite un firefund .

Stanno entrando in vigore nuove misure per impedire il trasferimento di prigionieri ritenuti terroristi. Questa strategia ha lo scopo di creare ulteriori ostacoli per i prigionieri politici, in particolare per quelli anarchici e illegalisti, che cercano di essere trasferiti in carceri più vicine alle loro famiglie o di proseguire gli studi mentre si trovano dietro le sbarre.

In Grecia, con una buona condotta, i detenuti possono uscire dal carcere nei fine settimana per visitare familiari e amici. L’attuale Governo sta cercando di sradicare questa tradizione, soprattutto per i prigionieri politici e quelli ritenuti nemici politici, implementando nuovi ostacoli per impedire ai detenuti di ottenere un permesso breve. Ai prigionieri politici, come Dimitris Koufodinas del gruppo N17, è stata negata ogni possibilità di avere un permesso. Questo fa parte di una più ampia rivendicazione per “modernizzare” il sistema carcerario greco, che include la riduzione dei fondi per l’igiene e per i servizi sociali per i detenuti e un aumento del budget per le infrastrutture e il personale carcerario.

Gentrificazione

Airbnb è una delle principali cause di gentrificazione in tutto il mondo. È stata anche una forza trainante nella campagna per ripulire Exarchia da elementi “indesiderabili” e ha fatto pressioni per riaprire la Grecia al turismo, a prescindere dalla pandemia. Quest’ultima, in Grecia, ha messo a dura prova Airbnb ma la società sta ancora incoraggiando i suoi beneficiari ad acquistare nuove case e a mantenere le proprietà esistenti sulla base del fatto che il calo del turismo è solo temporaneo. Il 12 agosto, nel quartiere di Pagrati, qualcuno ha sfondato le finestre degli uffici di una società privata che gestisce le proprietà di Airbnb, inviando un messaggio a chi aspira a trasformare Atene in uno zoo per turisti. In Grecia, i graffiti contro Airbnb sono molto diffusi.

Lo Stato sta cimentandosi con nuove misure nella fase di sfratto in risposta alla bancarotta. Lo Stato sta raddoppiando la vendita all’asta delle case mentre le persone vi risiedono ancora e sta pignorando e sequestrando abitazioni a residenti che non possono pagare tasse o commissioni bancarie. Mentre i politici stanno prendendo nuove misure attraverso il parlamento e la Polizia sta sperimentando nuove tattiche, anarchici e gruppi comunitari stanno organizzando assemblee popolari in preparazione dell’autunno, quando ci si aspetta un’intensificazione della crisi economica.

Il Governo greco continua a concedere nuove licenze alle imprese per l’utilizzo di marciapiedi e spazi pubblici per compensare ristoranti e bar per le perdite avute durante la pandemia. Questo è anche un tentativo privo di scrupoli per privatizzare più spazio pubblico. Mentre all’orizzonte si profila un altro lockdown, ci aspettiamo di perdere altro spazio pubblico non appena il blocco nuovamente revocato.

In uno degli svariati tentativi di apparire più moderni ed “europei,” un’imponente campagna ha dato la priorità al controllo dei trasporti pubblici. In risposta, il 27 luglio, in un’importante stazione della metropolitana nel quartiere Petralona di Atene, un gruppo di persone ha distrutto i tornelli . Gli spettatori hanno applaudito quando l’ingresso è diventato gratuito. Quest’azione è avvenuta solo due settimane prima del settimo anniversario della morte di Thanasis Kanaoutis, un ragazzo di diciannove anni che si era rifiutato di pagare l’importo di 1,20 euro per prendere l’autobus e per questo motivo fu spinto fuori dal mezzo da un agente della metropolitana che, in questo modo, ne causò la morte. L’azione del 27 luglio si è svolta in solidarietà con cinque writer morti negli ultimi anni perché attraversavano i binari elettrici mentre erano in fuga dalle guardie di sicurezza.

Un comunicato che rivendica la responsabilità dell’azione firmata dagli anarchici si conclude così:

“FINE DELL’APATIA CITTÀ PULITE, SOLO NELLE MENTI SPORCHE ADDETTI ALLA SICUREZZA GIÙ LE MANI DAI WRITER SOLIDARIETÀ CON GLI SQUAT UNA CITTÀ IN FIAMME È UN FIORE CHE SBOCCIA MOVIMENTO SENZA BIGLIETTI PER TUTTI” *

-Anarchici

Graffiti sulla metropolitana di Atene.

Solidarietà internazionale

La rivolta negli Stati Uniti continua a riscaldare i cuori degli insurrezionalisti e dei rivoluzionari in Grecia. A metà agosto, un comunicato di un gruppo che si definisce Anarchist International Solidarity (Solidarità Anarchica Internazionale) ha rivendicato la responsabilità di due incendi in solidarietà con chi è sceso in piazza negli Stati Uniti. Un attacco ha preso di mira l’abitazione del direttore generale della Camera di Commercio ellenica-americana, Elias Spyrtounia, lobbista e mediatore degli interessi geopolitici statunitensi in Grecia e nella regione balcanica. Secondo il comunicato, “l’attacco incendiario alla sua casa è stato un atto di solidarietà con coloro che sono scesi nelle strade delle metropoli statunitensi, si sono scontrati con la Polizia, hanno distrutto i simboli di ricchezza e oppressione e sono stati colpiti dalla violenza razzista e dalla repressione statale.” Un altro attacco ha preso di mira l’auto di un agente nel quartiere ateniese di Gyzi: “Se i poliziotti vogliono parlare il linguaggio della violenza, come minimo rispondiamo facendo visite notturne presso le loro case e i loro veicoli.”

Anche se le infrastrutture del nostro movimento devono affrontare la pressione dello Stato greco, gli anarchici del Paese si sono mobilitati per difendere gli squat altrove in Europa. Ad Atene, hanno sfondato la facciata di un supermercato tedesco, la LIDL, e un comunicato che rivendicava la responsabilità dell’azione ha dichiarato solidarietà agli squat Liebig 34 e Rigaer 94 a Berlino, in Germania, nonché a tutti gli squat in difficoltà in Grecia e in tutto il mondo.

Exarchia

La squadra Delta – l’unità di Polizia creata dopo l’insurrezione del 2008 per reprimere le manifestazioni – vaga per Exarchia, avvicinando le donne e minacciandole sessualmente e arrestando le persone dalla pelle scura e chi è sospettato di essere anarchico. Alcuni ufficiali indossano toppe fasciste sulle loro uniformi –l a bandiera greca con l’immagine della Basilica di Santa Sofia in Turchia. Pur non sostenendo nessuna delle due parti, quel particolare emblema è un’immagine tradizionale usata per radunare i fascisti.

Notatra, uno degli ultimi squat aperti appartenenti a rifugiati e immigrati a Exarchia, continua a essere sottoposto continue vessazioni. Le persone con la pelle più scura vengono seguite quando si avvicinano o lasciano lo squat; di solito, la Squadra Delta è di stanza nelle vicinanze. Da quando Nuova Democrazia è salita al potere, l’aumento di poliziotti è stato evidente in tutta la Grecia ma la situazione a Exarchia è diversa. È un esperimento cui probabilmente presteranno attenzione anche le agenzie di Polizia al di fuori dalla Grecia: una campagna a lungo termine per sopraffare un quartiere e distruggerne lo spirito.

È interessante notare che quest’approccio, sebbene nuovo in Grecia, deriva da una strategia della polizia di New York e di Londra impiegata negli anni Novanta, nota come “controllo della qualità della vita.” L’idea è di attaccare ogni caso di sospetto crimine con ugual ferocia al fine di sopraffare un quartiere in contrasto con lo status quo, creando un ambiente di paura perenne per i suoi abitanti. Come a New York, a Exarchia la Polizia impiega continue tattiche di “fermi e perquisizioni.”

Estate in Grecia

Hanno aperto le frontiere – e solo una parte del solito numero di turisti è arrivata. Ma alcuni di quelli che sono venuti hanno portato con sé il COVID-19. Allo stesso tempo, quei pochi ancora in grado di lavorare durante la stagione estiva hanno meno potere del solito contro i loro capi, sia a causa della diffusa disperazione economica sia a causa delle condizioni di vita sotto Nuova Democrazia. In Grecia, di solito, durante l’estate centinaia di migliaia di persone lavorano per racimolare il denaro che permetta loro di vivere per il resto dell’anno. Ci aspettiamo un autunno cupo.

I poliziotti continuano a cacciare e a multare i campeggiatori in tutta la Grecia, cercando di costringerli a tornare a casa. A luglio, sull’isola di Samotracia, alcuni agenti che stavano vessando i campeggiatori sono stati aggrediti con pietre e picchiati.

Conclusione

È agosto in Grecia e la maggior parte delle persone è lontana dalle proprie case, o vorrebbe esserlo. Fa caldo e la situazione è difficile. Eppure, anche durante quest’estate complessa, ci sono state manifestazioni contro il disegno di legge, descritto nel nostro report precedente , che vietava le proteste non consentite. In tutto il Paese, nuovi graffiti sono l’espressione del malcontento insurrezionale.

La Chiesa e l’estrema destra contano sull’amministrazione neoliberista di Nuova Democrazia per essere tenute nella bambagia. La Grecia ha ricevuto dall’Unione Europea circa settanta miliardi di euro in aiuti per il COVID-19 ma sappiamo che il denaro servirà principalmente a fornire più contratti ai ricchi e ad assumere più poliziotti per proteggere il loro potere e far rispettare le loro leggi. Qualunque cosa accada nei prossimi mesi, speriamo che l’autunno vedrà accendersi una nuova ondata di resistenza in Grecia e in tutto il mondo.


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