Lettera aperta di un corona virus agli abitanti della terra

Mi rendo conto che può sembrare strampalato ricevere la lettera di un
virus, ma dal momento che continuate a nominarmi, ho pensato anche io di
dire la mia.

Me ne stavo tranquillo per conto mio in una bella foresta,
convivevo con altri animali e non avevo creato alcuna pandemia. Certo in
natura le cose non sono così regolari, la natura è profondamente
selvaggia, però vi è un certo equilibrio di fondo secondo cui le cose
procedono. Poi, voi umani, anzi alcuni di voi, hanno iniziato a
deforestare, a tagliare alberi, in maniera disastrosa. Non potevo
crederci. Veder buttare giù tutti quegli alberi! Così sono entrato in
contatto con animali a voi più vicini. Li tenete ammassati, rinchiusi,
li trattate come fossero scarpe. Li ingozzate di medicinali e poi
li mangiate a chili. Che strana civiltà che siete! Avrei preferito non
entrare in contatto con loro, ma voi, o alcuni di voi, gli specialisti,
da alcuni decenni, più o meno dagli anni ’70, con quella che avete
chiamato “rivoluzione verde” hanno convinto molti che bisognava allevare
gli animali e la terra in maniera intensiva. Industrie vere e proprie
che si espandono sempre più. Per poter far mangiare tutti questi animali
che ormai sono più degli umani, dovete sottrarre terre agli altri esseri
viventi e a voi stessi e così deforestate. Perverso! Inoltre questi
allevamenti inquinano tantissimo e questo peggiora la vostra vita e vi
fa ammalare. Che strana civiltà che siete!

Così, probabilmente, attraverso gli animali, sono entrato in contatto
anche con gli esseri umani, che se la menano tanto ma poi non è che
siano tanto diversi dai virus! Molta gente è morta! Anche in questo
caso, non potevo crederci. Ho visto metropoli ammassate e inquinate, e
la mia circolazione è stata più veloce. E nonostante ciò, chi vi
comanda, ha continuato a tenere le fabbriche aperte comprese quelle di
armi! E allo stesso tempo vi impediva di fare una passeggiata al parco,
o in montagna, o al mare anche da soli.
Vi impediva di prendere sole, di prendere aria, di rinforzare le vostre
difese immunitarie. E molti di voi gli hanno dato pure ragione. Che
strana civiltà che siete!

Vi hanno fatti stare in casa, a trangugiare paura e numeri, a
terrorizzarvi facendovi vedere solo morte e malattia. Vi hanno vietato
di incontrare le persone a cui tenevate. Qualcuno è rimasto da solo e ha
preferito andarsene via da questo mondo assurdo senza più contatti
umani. Vi hanno riempito la testa sulla mia pericolosità e poi hanno
“dimenticato” di fornire tutte le protezioni adeguate a chi entrava in
contatto con me. Li conoscete no? Medici, infermieri, ecc. Hanno
continuato a dire che ad ammalarsi erano
soprattutto gli anziani e anziché proteggerli, soprattutto quelli che si
trovavano nelle strutture residenziali, li hanno abbandonati o non sono
riusciti a tutelarli. Hanno trasformato un problema sanitario in una
guerra
con tanto di sceriffi , militari, checkpoint, repressione; vi hanno
colpevolizzati e criminalizzati e considerati degli inetti.

E i bambini e i ragazzi! Quanta tristezza ho provato nel vederli
rinchiusi in casa, i bambini che sono argento vivo, per fortuna! Neanche
una parola per loro, sacrificati con disprezzo, anzi un po’ vi stavano
pure sulle palle, perché li credevate subdoli portatori di contagio. In
fondo, non ho capito tutta la vostra paura di morire. Come se la morte
prima non ci fosse, come se non ci siano cause di morte ancor più letali
di me (vi dice qualcosa l’inquinamento?). Non ho capito perché secondo
voi, per paura di morire,
bisogna rinunciare a vivere. Mi sembra che così morirete due volte!
Forse perché accumulare merci, in fondo non vi rende felici, e se non è
la felicità il vostro scopo, che tipo di vita conducete? Che strana
civiltà che siete! Vi ricordate la bomba atomica? Ha annientato migliaia
di persone con effetti
devastanti. È stata realizzata da un progetto di ricerca. Qualcuno ha
pensato che quella sia stata la fine dell’umanità. Che in quel modo
l’essere umano si sia dato la zappa sui piedi per sempre, non essendo
più in
grado di prevedere gli effetti di tutte le sue azioni. Oggi qualcuno
dice che io possa essere uscito da un laboratorio. Vi ho detto
all’inizio come è andata secondo me, ma mi preme dirvi che ci sono
uomini e donne che
lavorano per distruggere l’umanità e gli altri esseri viventi, non per
favorirla, né per proteggerla, né per farla stare bene. Agiscono per
indebolirla, sottometterla, renderla schiava, farla ammalare e poi
curarla, all’infinito. Agiscono solo per ricavare un profitto, da ogni
cosa, da ogni aspetto della vita, della morte, della natura. Si chiamano
Economia, Finanza, Stato, Tecnocrazia o Scientocrazia e nonostante
sembrano invincibili, perché protetti da un gran numero di guardiani,
compresi quelli che vi hanno fermato in questi mesi, non lo sono
affatto. Ci sono stati periodi nella storia, in cui hanno tenuto
completamente in scacco l’umanità, altri in cui il terrore che hanno
seminato gli è stato restituito. Vorrebbero che voi foste solo carne da
macello, pezzi di ricambio. Altro che siamo tutti sulla stessa barca! Ma
voi siete esseri viventi, come gli animali, le piante, non robot, come
vorrebbero farvi diventare e fortunatamente non siete del tutto
prevedibili come algoritmi. Forse, una possibilità che avete è quella di
non ammalarvi più. Ma non di corona virus; credo che se non si correrà
ai ripari, smettendo di inquinare, devastare la natura, accatastare le
città, spostarsi con velocità da una parte all’altra del mondo,
costruire macchine, macchine, macchine, altri virus, come me torneranno.
E non ci sarà vaccino
che tenga. Quando avrete riconosciuto il virus dell’autorità e del
profitto, e lo avrete isolato e debellato, allora si, forse avrete
ancora la possibilità di abitare questa terra e, chissà, anche di essere
felici!
 Covid – 19

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Fonte: ilrovescio.info – 15 maggio 2020
https://ilrovescio.info/2020/05/15/lettera-aperta-di-un-corona-virus-agli-abitanti-della-terra/


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