OCCUPA E RESISTI

Mai come in questo momento la casa è un bisogno. Oggi i politici parlano tanto del rimanere a casa per contrastare il propagarsi del virus. Chi resta all’aperto è esposto ai continui controlli della polizia, mentre i bar e i luoghi di incontro sono chiusi. Come al solito i discorsi istituzionali si dimenticano di chi un tetto non ce l’ha o abita in situazioni sovraffollate. Dopo mesi in cui ALER ha sgomberato a un ritmo serrato, svuotando anche più di cinque case a settimana, è stata costretta a chiudere gli uffici e limitare al minimo le attività per la quarantena. Anche gli sgomberi sono stati bloccati per fare fronte all’emergenza sanitaria. Questo ha fatto venire coraggio a molte persone di ricominciare a occupare. All’inizio molte occupazioni sono andate a buon fine e la voce ha iniziato a diffondersi. A questo punto però le istituzioni, per arginare il probabile diffondersi della riappropriazione delle case, decidono di mettere in disparte l’emergenza sanitaria, ricominciando a sgomberare.
Qui in Corvetto ci è giunta voce dello sgombero di due case appena occupate, una in via Ravenna e l’altra in Gabrio Rosa. Ovviamente le case sono state poi lamierate, rese inagibili e lasciate ai topi.
Per effettuare questi sgomberi non arrivano le camionette, ma solo le volanti già presenti sul territorio e gli operai, quindi è possibile riuscire a salvare la casa attraverso le proprie reti di solidarietà, così da essere un buon numero e fare pressione sulla polizia.Come prima dell’epidemia, per ALER ed MM gli interessi economici valgono di più della salute degli abitanti dei quartieri popolari. Quando le libertà individuali diminuiscono, la polizia è più prepotente e la povertà inizia davvero a mordere, la cosa peggiore è essere soli.
In un momento in cui gli spazi si chiudono e la casa diventa l’unico luogo sicuro nel caso dovessimo ammalarci e aver bisogno di un luogo per rimanere isolati, curarci e non contagiare chi ci è vicino, non è accettabile che le case popolari rimangano vuote e alla polvere.
Organizziamoci per difendere le case da speculatori e polizia.

 

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