Conte parla d’intervento senza precedenti,con lo stanziamento di 400 miliardi alle imprese il Presidente del Consiglio ci tiene a precisare che lo Stato c’è e mette la sua potenza di fuoco nell’economia. Ma questa non è altro che una truffa ai danni della collettività, tutti sanno, nel Governo, che le grandi imprese non restituiranno un solo euro del prestito ricevuto mentre le banche potranno scaricare sullo Stato i titoli spazzatura accumulati nelle loro pance. Poi, tra qualche anno per coprire l’enorme voragine, lo Stato sarà costretto a mettere in campo misure draconiane e tagliare la spesa pubblica,(sanità, ricerca, servizi,istruzione ecc.). L’ennesimo regalo a coloro che, in regioni come Lombardia e Veneto, sono stati i responsabili della pandemia e della crisi sanitaria che ne è scaturita,,facendo pressioni sul Governo per mantenere aperte fabbriche in settori non essenziali.
Anche lo scenario europeo non ci fa dormire sonni tranquilli, accantonata qualsiasi ipotesi di emissione di Coronabond, quello che si delinea è l’attivazione del Fondo salva Stati (Mes) anche se in versione cosiddetta light. Cioè, in poche parole, non ci sarebbe l’intervento della “troika”, così come è successo in Grecia nel 2012, ma è prevista la sottoscrizione di un memorandum e intervento del Fondo Monetario Internazionale. Su chi pagherà i costi della crisi non ci sono dubbi: saranno ancora una volta i lavoratori e le fasce popolari.
Nei giorni scorsi il Premier Conte ha escluso categoricamente l’attivazione del Mes affermando che l’Italia è pronta a fronteggiare da sola l’emergenza sanitaria ed economica. Allora un piccolo suggerimento al Presidente del Consiglio viene dallo striscione esposto “la miseria uccide più del Covid-19, Reddito x tutti/e”. Perché, se questa emergenza la si vuole affrontare da soli, basterebbe una patrimoniale del 10% sul 10% della popolazione più ricca per recuperare immediatamente 400 miliardi. Soldi che servirebbero per garantire un salario pieno fino al termine della pandemia per tutti quei lavoratori e lavoratrici operanti in settori e servizi non essenziali. Estendere il reddito di cittadinanza per raggiungere tutti coloro che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali, semplificando la procedura ed eliminando vincoli, riconoscendo l’individualità della prestazione, prevedendo che questa misura non si esaurisca con la fase di emergenza ma diventi strutturale.
Questa pandemia ha messo a nudo la crisi rovinosa che sta attraversando ogni aspetto del dominio capitalistico e del tentativo maldestro di governi e classe padronale di occultare le loro responsabilità storiche nell’aver determinato la crisi globale.