Con il Decreto Salva Imprese il governo vanta le straordinarie misure adottate per far fronte all’emergenza #coronavirus. Ben 400 MILIARDI di euro di sostegno alle imprese, che si vanno a sommare ai 350 miliardi del Decreto #CuraItalia, per un totale di 750 MILIARDI di euro.
Parallelamente le cifre stanziate per gli ammortizzatori sociali per tutti quei lavoratori che vivono di lavoro povero, tra questi gli stagionali, sono LE BRICIOLE. 9 miliardi di euro sono i fondi destinati all’#indennitàCovid19.
Un Governo sempre pronto a tutelare le imprese piuttosto che i lavoratori, vero motore dell’economia del Paese. Questa è infatti l’ennesima strizzata d’occhio alle associazioni datoriali ed agli imprenditori che dovrebbero invece assumersi il rischio d’impresa, e poco importa se poi a finire a gamba all’aria saranno tutti quelli che con il proprio lavoro generano ricchezza nei territori, i lavoratori.
A loro il ricatto di un salario da fame in stagione e la miseria in tempi di crisi.
Oggi, per l’ennesima volta, l’interesse è garantire agli impresari di non colare a picco, e girare le spalle a chi invece rischia di pagare a caro prezzo questo periodo di inattività vedendo sfumare sotto gli occhi la propria stagione lavorativa.
E così ancora una volta a pagare a caro prezzo questa crisi saranno tutti quelli che vengono costretti al lavoro grigio e al lavoro nero, prima sfruttati ed oggi lasciati a casa senza la possibilità di accesso ad ammortizzatori sociali adeguati.
Con l’indennità di disoccupazione ormai completamente erosa e l’indennità covid-19 a dir poco ridicola tantissimi lavoratori stagionali saranno costretti alla fame da scelte politiche scellerate.
La sproporzione è infatti imbarazzante e crediamo renda bene l’idea di quelle che sono le priorità di Conte, ma proprio per questo ed a maggior ragione in questo periodo di crisi è necessario invertire l’ordine di priorità.
Oggi più che mai c’è bisogno di una forma di reddito che permetta ai lavoratori di sopravvivere dignitosamente e, finita l’emergenza, possa darci un’arma di contrattazione con tutti quei padroni che ci propongono salari da fame e ritmi da capogiro.
Oggi più che mai c’è di bisogno di redistribuzione di ricchezza.
Estendere ed ampliare il reddito di cittadinanza è l’unica risposta sensata, che il governo si adoperi per tutelare anche noi! E lo faccia ora!