Il decreto “cura Italia” e il Nemico Visibile

In questi giorni il Governo Conte ha varato il decreto con le misure economiche per far fronte all’emergenza covid 19,  il senso dell’operazione è quello di cercare di tamponare l’emorragia sui redditi dei lavoratori e soprattutto dei profitti delle imprese.

Continua la volontà criminale del governo di non interrompere i settori produttivi non essenziali neanche durante questi giorni di picco pandemico, e migliaia di lavoratrici e lavoratori ne stanno già pagando le dure conseguenze. Sono tantissime le testimonianze di persone costrette a lavorare senza protezioni e alle poste di Brescia due lavoratori oggi sono morti per covd19 perché hanno dovuto continuare a lavorare senza protezioni in questi giorni.

Conte ci dice che ci battiamo contro un “Nemico Invisibile”, ma è sempre più evidente come invece sia visibile eccome. Il nemico visibile  è la gestione criminale e del periodo pre-picco epidemico della protezione civile e dei governatori leghisti, è richiamare Bertolaso a gestire l’emergenza dopo i disastri e le ruberie della Maddalena e del terremoto, è non aver fornito di dispositivi di protezione i medici , gli infermieri e gli operatori sociali prima che si arrivasse a questo punto. È fare i tamponi a politici e calciatori quando non si vogliono spendere soldi e risorse per farli ai malati e al personale medico. Il nemico è ben visibile e non si chiama solo Covid-19, e in molti iniziano ad accorgersene, dagli operai  agli operatori sociali, dai piccoli amministratori locali ai sindaci dei paesi della Bergamasca. Per molti e molte è urgente intervenire ora nel contrastare la cattiva gestione dell’emergenza senza dover aspettare il disastro, anche nelle poche possibilità che questo stato di guerra lascia sul campo. Si, ci  sarà tempo per chiedere conto quando sarà finita l’emergenza, ma in questi giorni si costruiscono le condizioni di cosa sarà l’Italia finita la pandemia.

Di seguito abbiamo provato a dare spiegazione del Decreto in base a quanto già uscito, resta necessario però chiarire che queste linee sono da considerarsi “da definire”, in attesa che venga reso pubblico il Decreto. Va detto che vengono stanziati in piano complessivo di 25miliardi pressapoco 3 miliardi divisi tra sanità e protezione civile solo in ottica emergenziale.
Si tenga in considerazione che ogni volta che compare il termine “sospensione” questo non è da confondere con “annullamento”.
Proviamo quindi ad affrontare il nodo del Sostegno alle Famiglie.
Alle Famiglie, di cui i genitori risultano lavoratori dipendenti, saranno concessi 15 giorni di congedo parentale straordinario retribuito solo al 50%. Significa che tutti quelli che hanno figli al di sotto dei 12 anni potranno “godere” di 15 giorni a casa pagati la metà.
Mentre il genitore con un figlio tra i 12 e i 16 anni, potrà stare a casa sempre per 15 giorni, ma senza alcuna retribuzione.
Chiaramente in entrambi i casi il congedo potrà essere usufruito solo da un unico genitore.
In alternativa al Congedo Parentale sarà possibile accedere al Bonus Beby Sitting, che corrisponde ad un voucher del valore di 600 euro accessibile una tantum.
Lo Stato distingue le famiglie di medici e infermieri alle quali offre un voucher del valore di 1.000 euro.
Sarà inoltre concesso un aumento delle giornate legate alla Legge 104, che da 3 passano a 12 giorni.
Sarà mantenuto in essere il Reddito di Cittadinanza, con la sospensione per 2 mesi degli obblighi derivanti dal sussidio.
Rispetto ai mutui prima casa invece per i mutui prima casa fondo di solidarietà con sospensione pagamento rate fino a 18 mesi.
Per tutti i contribuenti saranno sospesi gli adempimenti tributari diversi dai versamenti, per il periodo compreso tra l’8/03 e il31/05/2020. Ciò significa che saranno sospese i tributi dovute allo Stato.
Sospensione dei termini delle cartelle di pagamento ed anche degli accertamenti esecutivi di agenzia delle entrate ed enti previdenziali inscadenzatral’8/03 e il 31/05. Tali versamenti saranno da effettuare entro e non oltre il 30 giugno.
Ora proviamo invece ad affrontare il nodo legato al Sostegno ai Lavoratori.
Saranno sospese tutte le procedure di licenziamento avviate a partire dal 23/02/2020.
Da segnalare è il Bonus di 100 euro, a partire già dal mese di aprile, destinato ai lavoratori che hanno esercitato anche nel mese di marzo, come se la salute dei lavoratori valesse solo tale importo. Ne avrà diritto solo chi ha un reddito complessivo non superiore ai 40 mila euro l’anno.
Lo Stato stanzia 200 milioni di euro per il Reddito di Ultima Istanza, valido solo per i redditi 2019 fino a 10 mila euro. Al momento non è chiaro quali sono i criteri per accedere a questo tipo di sostegno.
Ai Lavoratori Domestici sarà sospeso il pagamento dei contributi tra il 23/02 e il 31/05, la nuova scadenza sarà il 10/06/2020. Da ricordarsi che sospensione non significa annullamento, pertanto al 10/06 tali lavoratori si troveranno a versare anche tutti i contributi arretrati.
Per Partite Iva, Co.Co.Co, Lavoratori Autonomi (solo per gli iscritti alla Gestione Ago), Lavoratori Stagionali e Del Turismo, Lavoratori del Settore Agricolo, Lavoratori Dello Spettacolo sarà concessa un’indennità di 600 euro – da chiarificare se una tantum o solo per il mese di marzo e quindi rivedibile nel mese di aprile – valida solo per chi possiede un reddito inferiore ai 50 mila euro.
Per le Partite Iva, con ricavi fino ai 2 milioni di euro nell’anno 2019, saranno sospesi i versamenti del mese di marzo e cioè le ritenute per i lavoratori dipendenti, l’Iva, i contributi previdenziali legati alle assicurazioni obbligatorie. Tali versamenti dovranno essere versati entro il prossimo 31/05, senza sanzioni ed interessi di sorta, a cui aggiungono anche la possibilità di dilazionare l’importo in 5 rate mensili. Da notare che queste ultime andranno comunque a sommarsi con il consueto versamento ordinario.
Al momento dicono che sarà garantita a tutti i lavoratori l’accesso alla Cassa Integrazione per la durata massima di 9 settimane, con anche solo un solo dipendente, alla quale sarà possibile accedere principalmente ai lavoratori legati al settore turistico, ma anche ai lavoratori agricoli, stagionali e ai lavoratori in possesso di un contratto a tempo determinato e per i lavoratori autonomi. Si sottolinea che però ad oggi non è ancora pubblico l’elenco dei requisiti con i quali si potrà accedere agli ammortizzatori sociali, certo è che ci saranno delle regolamentazioni molto ferree. Pertanto, oltre alla retorica del Governo, che chiama questa voce “Ammortizzatori per Tutti”, bisognerà capire nello specifico quali sono i requisiti d’accesso.
Infine, il nodo legato alle Piccole Medie Imprese.
Le PMI avranno quindi a disposizione:
– Fondo Garanzia potenziato fino a 350 miliardi per la durata di 9 mesi
– Credito d’Imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti. Significa che l’azienda anticipa l’importo relativo alla sanificazione degli ambienti, andando in compensazione al versamento dei tributi e contributi. Valido fino a 20 mila euro.
Per i Commercianti invece sarà possibile avere un Credito d’Imposta pari al 60% dell’affitto dei locali.
Un’ultima specificazione: per tutte le attività che hanno un fatturato fino ai 2 milioni di euro la scadenza dei tributi sarà al 31/05/2020. Mentre per tutte quelle che superano tale cifra sarà al 20/03/2020 (esattamente 4 giorni dopo la consueta scadenza che è il 16 di ogni mese).
In questo caso è evidente che ci sia un livellamento tra le PMI e le Grandi Industrie poiché vengono messi sullo stesso piano aziende con un fatturato medio di 2,5 milioni di euro all’anno e quelle con 10 miliardi di fatturato all’anno.

 

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