7 novembre 2020
“Non dobbiamo pagare questa crisi, serve un segnale forte” le parole d’ordine alla partenza del previsto corteo di riders, precari/e, studenti/esse. In precedenza tra Nettuno e Crescentone avevano avuto luogo l’incontro dell’assemblea per Salute del territorio e il cacerolazo di Priorità alla scuola.
Tensioni alla manifestazione indetta dall’assemblea cittadina di piazza Nettuno di martedì scorso, e a cui hanno aderito molte reti di lotta e di solidarietà, collettivi, spazi sociali.
Intorno alle 19 un corteo di centinaia di persone è partito a passo spedito dal concentramento al Nettuno imboccando via D’Azeglio, ed è riuscito a entrare di corsa all’interno di Galleria Cavour. Sono state lanciate uova di vernice e tracciate scritte sulle vetrine dei negozi di lusso.
Usciti dalla galleria in via Marchesana, i manifestanti sono stati raggiunti dalla polizia che ha fatto partire una carica. Due manifestanti, un ragazzo e una ragazza, dopo aver ricevuto manganellate, sono stati fermati dai poliziotti, ammanettati e portati via. Il corteo ha poi proseguito verso piazza Maggiore, prendendo da lì via Indipendenza e andando a riempire piazza VIII agosto, sempre chiedendo a gran voce la liberazione dei due giovani.
L’audio raccolto dopo le cariche e i fermi (l’articolo prosegue sotto)
Al concentramento della manifestazione un ciclofattorino aveva riassunto le ragioni della mobilitazione: “In questo momento così drammatico e difficile di crisi sanitaria, ma anche economica e sociale, abbiamo l’esigenza di far sentire dal basso la nostra voce: riders, precari, disoccupati, studenti e studentesse, che non riescono ad arrivare alla fine del mese, che non riescono a pagare affitto e bollette, vogliamo dare un segnale forte, dire chiaramente che questa crisi non dobbiamo pagarla noi, non possono sempre pagarla i più deboli! Oggi è il primo appuntamento in piazza, ci riprendiamo le strade, autotutelandoci, prendendoci cura l’uno dell’altra, ma non possiamo rimanere a casa! Crediamo sia giusto, a livello cittadino, aprire uno spazio di rivendicazione, dire chiaramente: ‘Diritti, reddito, welfare e salute per tutti e per tutte’, c’è bisogno di una redistribuzione della ricchezza!”.
> Le voci raccolte e le foto scattate al concentramento del corteo (l’articolo prosegue sotto)
In precedenza, altre due iniziative avevano avuto luogo tra Nettuno e Crescentone: un incontro promosso dalla Assemblea per la Salute del Territorio in direzione di una mobilitazione per maggiori risorse alla sanità e una maggiore presenza della stessa sul territorio, e il cacerolazo convocato da Priorità alla scuola per contestare i mancati investimenti sull’istruzione e sui trasporti che hanno portato alla sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole superiori.
Gli audio raccolti durante l’assemblea per la salute e le foto scattate alle due iniziative (l’articolo prosegue sotto):
Un primo momento di tensione, slegato però dalle manifestazioni in corso, nato da un principio di rissa tra alcuni ragazzi sul Crescentone e arrivato a coinvolgere numerose persone. È intervenuta la polizia in assetto antisommossa, ma senza chi si verificassero contatti.