I sindacati di base hanno indetto sciopero dei lavorator della scuola. In questi mesi la scuola è stata abbandonata: nessuna messa in sicurezza degli edifici, nessuno spazio in più, nessuna nuova assunzione per oltrepassare le classi pollaio. I precari non sono stati stabilizzati, mentre le nomine sulle cattedre vuote sono nel caos, tra graduatorie sbagliate e chiamate on line.
Sulla didattica digitale, in caso di lockdown per pandemia, non c’è alcuna garanzia di accesso all’istruzione per tutt*.
Servirebbero dispositivi in comodato d’uso per studenti e insegnanti, remunerare l’aggravio di lavoro, ricompensare l’uso di mezzi propri nello svolgimento delle attività, prestare la massima attenzione alla protezione di dati personali, evitando di trasformare le scuole in una sorta di palestra gratuita dove le imprese del settore possano testare gratuitamente i propri prodotti commerciali, far tesoro delle informazioni così raccolte e, magari, commerciare i dati di navigazione.
Nessuna tutela è stata prevista per lavoratori e studenti fragili, al di là di disposizioni palliative su banchi, temperature e mascherine, che paiono del tutto insufficienti dentro scuole sovraffollate.
La partita è solo all’inizio.
In tutte le città ci saranno manifestazioni di piazza. A Torino l’appuntamento è alle 9 all’Ufficio scolastico regionale in corso Vittorio 70
Ne abbiamo parlato con Alfonso Natale della CUB Scuola
Ascolta l’audio:
2020 09 22 sciopero scuola natale
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FONTE: https://radioblackout.org/2020/09/25-settembre-sciopero-della-scuola/