L’avidità e l’ipocrisia delle grandi piattaforme del food delivery non ha limiti. Neanche in una fase di drammatica emergenza come quella che in questi giorni stiamo vivendo.
Mentre viene imposta la chiusura di tutte le attività economiche ”non essenziali”, i giganti della gig economy non si fanno problemi ad ottimizzare il profitto sperando nell’indifferenza dei più, mettendo così a rischio la salute dei loro stessi lavoratori e clienti.
Ultima, ma sicuramente non l’unica, è la spagnola Glovo. L’azienda, che nei giorni scorsi si è rifiutata, come tutti i grandi player, tanto di sospendere il servizio quanto di fornire adeguati strumenti sanitari ai propri lavoratori, ha recentemente inviato una comunicazione che ha dell’incredibile.
Stando al messaggio riportato qui sotto, se da un lato Glovo mette i rider nelle piene condizioni di contrarre il nuovo virus (non fornendo le minime misure di protezione come mascherine e gel disinfettante), dall’altra promette un fantomatico ”supporto economico” nel caso dovessero effettivamente ammalarsi e trovarsi costretti alla quarantena.
In sintesi: ”Andate pure a contagiarvi (e a contagiare). Se poi doveste ammalarvi, tranquilli, qualche soldo ve lo daremo!”.
Una misura del tutto sconsiderata, a cui fa eco l’atteggiamento identico delle altre grandi piattaforme. Le quali, come già si è visto, nulla fanno per tutelare la salute di lavoratori e clienti, in un momento in cui il nostro Servizio Sanitario Nazionale appare sempre più stremato nel tentativo di arginare la diffusione del COVID-19.
Di fronte all’accumularsi delle evidenze circa i pericoli a cui continuano a essere esposte le persone coinvolte nel food delivery, siano esse colleghi o consumatori, non possiamo che ribadire i messaggi dei giorni precedenti.
– Ai clienti, chiediamo di BOICOTTARE GLOVO, E TUTTE LE GRANDI PIATTAFORME DEL FOOD DELIVERY! UNA CONSEGNA NON VALE IL RISCHIO DI INFEZIONE!
– Ai lavoratori, chiediamo di ASTENERSI DAL SERVIZIO e di UNIRSI ALLA NOSTRA CAMPAGNA PER LA CHIUSURA DELLE PIATTAFORME ACCOMPAGNATA DA GARANZIE DI REDDITO!
Da domani, sabato 14 marzo, invitiamo colleghi e colleghe (specialmente coloro che si trovano ancora costretti in servizio) e i solidali a far circolare gli slogan della campagna presenti in fondo al post. Esponiamoli sui cubi, diffondiamoli sui social network, facciamoli arrivare laddove la loro influenza possa trasformarsi in misure politiche concrete.
Non siamo carne da macello, ed è ora di farlo capire a chi crede di poterci sfruttare anche in piena emergenza.
Uniti si vince!